Stefano Flacco



POESIA: IDRICI ESTINTORI!
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Aleggianti fantasmi
di perdute essenze.

Vapori di perdute
virtuali montagne.

Inespressi calori
di spenti soli.

Occhi di chinati
nebbiosi scheletri
in angusti armadi
solcati da arcobaleni
zunami di anomale
onde in inconsci
riverberi di umidi
desideri di non
solcate occasioni;
che il tifone
della troppo presta
autunnale esperienza
porta la notte
di gementi salici
confusi alla mia finestra
intorno alla mia
avvicinante tomba!
– 04/04/2017

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