POESIA: Lo sguardo fisso sopra l’acqua mobile scorgo specchietti d’argento tra onde che vengono e vanno,quando non sgretolano l’aria con furia che odora di sesso,parlano con sussurri lievi legando fili di porcellana del mio cuore malato.Eco_ego.Nella memoria ritornano spazi e tempo che sanno di miele e sangue.All’orizzonte navi trasportano lontano la mia anima….partire…restare…Un sorriso ammicca nel velo viola del tramonto,il vento mi sfarfuglia tra i capelli,sono immensamente rapita – 11/04/2017
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