Adriana Cacciatori



POESIA: ULTIMO INCONTRO
Eri lì, dinanzi a me,
ti guardavo stupita con gli occhi di pianto,
ti giravi a fatica in quel letto d’ospedale.
Nella notte sentivo i tuoi affannosi sospiri
e dai vetri di quella finestra,
Che dava sui giardini,
udivo il fruscio del vento che pareva
sentirsi partecipe del mio dolore.
Ero esterefatta e stupita,
non credevo ai miei occhi,
mio padre,
buono,giovane e pieno di vita,
era lì, in quel letto estraneo,
straziato da un male incurabile.
E poi il sole si spense,
a un tratto
eravamo di nero vestiti.
Ti cercai con lo sguardo
ma il pianto m’impedì di vederti,
allungai una mano per cercarti
e gridai il tuo nome con forza,
più di una volta,
solo l’eco ha risposto al mio grido.
Poi il vuoto,
più vuoto del nulla. – 12/04/2017

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