Marisa Tilli



POESIA: Il lavoro rende liberi

Anima razziata
trasportata via
nel mistero di un vagone
Anima senza et�
confusa tra la dubbia folla
Anima senza nome
tatuata a righe
Anima congelata
nell’attesa di un appello
Anima sapiente
preservata un attimo
per morire nell’eternit�
Anima che respira la sua stessa anima
e sfiora il bambino con un brandello di pane
Anima che illude il pensiero
e abortisce la speranza segnata
Anima convogliata alla fila
beffata dall’acqua assassina
Anima fumata lontana
nel volo tra le nuvole
Anima sfigurata
trattenuta sola
Anima eletta gitana assassina malata
semplicemente anima
A te anima senza volto
confusa in un pugno di cenere
chiedo perdono. – 12/04/2017

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