bruno amore



POESIA:
Alla Messa

Era giallo ginestra
quel bel vestito d’organza
che a primavera
i giorni di festa ti mettevi.
La pelle bianca
qualche lentiggine vezzosa
il rosso tiziano de ricci luccicava
parevi spettinata ma non l’eri
bella gagliarda anche audace
facevi finta d’essere altezzosa.
Sapevo non essere per me
tutto quel ben di dio
ci perdevo gli occhi e ‘l sonno
ché tu leziosa mi sorridevi a tratti
non t’avrebbero data mai
ad un pari mio.
Ogni domenica nella Collegiata
nel brusio sommesso degli oranti
ti guardavi attorno quando sentivi
gli spilli dei miei mille sguardi
lì sulla nuca nella tua cervice
ti facevano scorrere per la schiena
quel brivido che tanto ti piaceva.
Tua madre ridestava l’attenzione
al tintinnio argentino che solenne
faceva chinare il capo all’ostensione.
Presso la pila in mezzo a tutti quanti
ci scambiavamo con tremor di foglia
pensando già alla prossima occasione
quel tocco d’acqua santa e sulla soglia
uno sguardo intenso d’emozione
prima d’uscire lenti dalla pia funzione.
– 15/04/2017

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