chiara cannistrà



POESIA: Qualcosa di incomprensibile

La tristezza mi assale
nella notte, e fa male.
Ripenso al dolore di quel giorno
Penso alla mia felicità senza ritorno.
Provo rabbia, impotenza
e per la mia mente, nessuna speranza.
Ho il cuore di vetro e le parole d’amianto
delicato come di un bimbo, il pianto.
Questa mia debolezza
come un ramo mi spezza.
Non serve a nulla stare ferma a subire
ora basta, non voglio più soffrire!
Ho allucinazioni, vedo il male in lui
mi tiene stretta ormai e non potrò liberarmi, mai.
Questo amore è malato e incompreso
ma, sul mio cuore ha un gran peso…
La sua voce mi consuma lenta
ogni sua critica mi tormenta…
Pensavo fosse senza invidia il nostro affetto
ma, era un amore costretto.
Tutto in lui si corrodeva
quando da lontano mi vedeva…
invidia ,ansia e gelosia nella sua testa
per me era l’ora di dire basta
della sua possessività ero stanca
con lui fui franca
ma, non si arrese e sulla mia autostima
fece un taglio, come con una lama…
profonda divenne la mia ferita
ad abbassarmi sotto terra fui obbligata…
lui era felice radioso e pensava di avermi vinto
come fossi un uccellino a cui lui aveva preso il canto.
silenziosa ed obbediente…
triste, senza più niene…
senza la sua voce era al pari del suo padrone
dimmi adesso, provi soddisfazione?
Ti ho amato come una schiava
ma, a te non importava.
Mi hai mostrato che sei il migliore
quando sei stato solo il peggiore…
Non sei un uomo vero, non sai conquistare non sai amare
sai solo ingannare, tradire, rubare
e no non parlo di oggetti e cose affini
mi hai ingannata con falsi bacini
non parlavi con me, ma il mio corpo chiamavi
e con lui, tu mi tradivi.
Mi hai rubata, come un inutile oggetto
che ora stringi orgoglioso al tuo petto.
Sono una donna sciocca, che non impara mai
perché da quell’uomo io ci ritornai…

Chiara Cannistrà – 18/04/2017

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