Federica Puddu



POESIA: Sentite fino alla nausea,
di convenienza e spesso false come carte in tavola,
sono arrivata ad odiarle
le parole.
Rumori decifrabili e monotoni
chiassosi nel loro corso,
che certe volte è meglio il silenzio.
Scartate come caramelle una dopo l’altra
non rimane che tacere.
Fluido, quasi musicale, ipnotico direi.
Eppure due di queste, quesiti compresi, le spenderei.
Ora il mio sguardo invece
Che suono ha? – 18/04/2017

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