Gabriel Medina



POESIA: ERRANDO

Vedo il Nulla abbagliare il mio sguardo,
esso mi avvolge con braccia fragili.

Come un padre premuroso guida i miei passi,
come una madre gioisce ad ogni mio respiro,
ma resta lì, fermo,
in attesa di divenire Qualcosa.

Allora io troverò vita
in tutta questa noia,
in bocca un sapore nuovo fiorirà,
sentirò il caldo gelo dell’inverno
e la quiete delle feste,
il profumo dell’amore
e il tocco dell’odio,
mai più niente via mi porterà…

…da te,
da te che nel caos di quei giorni sei scomparsa,
non hai lasciato nemmeno una traccia,
nemmeno un’impronta.

E’ un labirinto senza uscite,
speranze che sono macigni su di me,
ma ora rivoglio la mia finta pace
e nel mio eterno Nulla ritorno errando. – 18/04/2017

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