Gabriella Cinti



POESIA: MADRE DEL RESPIRO

Madre del respiro,
che hai fatto del vento un colore
e mi arrivi per oltranza di soffi,

innata nascente,
Signora dell’Auspicio
deposto in mandorla di coscienza

a fiorire germogli d’anima
nel fondo gemmato
della parola sorgente.

Più facile sarà capirti in
diramazioni di luce,
disegno di sole espanso
fuori dal gioco chiuso,
sigillata scatola dei giorni.

Madre del sorriso,
del comprendere per dono
che scalda il bianco lutto
di troppe mattine,
a vedere issata la consolazione,
tua intrepida bandiera

e sentire nelle vene sciolto
il glomo serrato dell’impossibile,
disserrato lo scatto di trappola
in un Tuo solo soffio mite.

Madre delle stelle,
delle infinite e di quella
al mio fianco pulsante.

Madre degli occhi,
splendenza senza visione,
mi additi il fondo dello sguardo
per te compiuto nell’ultimo
giardino dell’altrove.

Madre del senso,
non finirò di inseguire i tuoi segni,
lezioni d’anima fiorite.

Madre dell’azzurro,
respirosa iride del firmamento,
lampo verde di intendimento.

Madre della voce,
grazia perdurante in parola
pésca d’abisso che nutre di inesausto.

Madre della scintilla prima
emersa dalle stanze del principio,
cantando profezie d’amore
in battiti d’ala,

scioglimi dal nulla di vischio,
donami l’aria del sorriso,
la fiducia dell’invisibile,
l’illimite abbraccio senza mani,

perché l’alto sia solo
il confine più intimo dell’oltre.

Madre dell’Essenza,
conchiglia generosa degli universi

spalanca l’infinito nel più piccolo dei granelli,
io sappia per te l’ordine del Mistero,
messaggera del Gioco,

il contorno esatto dell’Inizio
il tempo uno del Tutto.

– 18/04/2017

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