Ivano Cipollina



POESIA: 02 04 2017
Allungai la mano, verso la luna, mi dileguai in un pensiero dolce, per non sopperire alle sferzate, del pensiero della morte, che sostava li, sorridente, il suo ghigno era l’ombra di un ramo di albero, che andava a toccare l’ombra del tuo corpo, la tua voce, convincente attraverso il vento, mi diceva di continuo, di si ..avresti viaggiato.
nel vuoto, del giorno terso in cui moristi, dello specchio infranto, il cuore spento, avrebbe scandito il suo ultimo colpo, e la mia voce avrebbe scandito solo una parola.
Amore,
mentre la mia mano si sarebbe chiusa, con in mano ancora la luna.
Mentre la mia mano strinse la tua debole stretta mentre ti spegnevi, mentre ora la luna divenne di argenteo fluttuare, di malinconia di piena rabbia, nel tuo ricordo.
Del tuo doloroso viaggio infinito.
Amore
Si, Amore eterno di una Madre luna che si spegne, della fatica dell’ andare avanti, del pianto solenne e dell’ AMORE

– 18/04/2017

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