POESIA: DECLINIO
Manca al declinar del giorno
un susseguirsi di antiche invenzioni,
mirabili opportunità della mente,
nel lento adagiarsi, simile a leggeri petali,
degli amori insoddisfatti
su letti d’impalpabili fiati
ove il cuore esalando trema.
Procede il racconto di me stesso
in interminabili purulente proposizioni,
né da esse discende un migliore sapere
né l’intelletto aggiunge altro sentire
al vecchio bagaglio dei ricordi.
E nel narrare
cadono le parole come gesti stanchi
dopo vecchi lussuriosi sfibranti banchetti.
Ormai tendo
verso un ripetitivo concetto di me stesso,
condotto a prematuro disfacimento:
resto immobile a un crocevia di inusitate usanze,
vecchie incredibili orazioni
cui nessun orecchio più è disponibile
a lasciarsi andare.
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– 18/04/2017