ROBERTO FRANCALANCI



POESIA: DOLCEZZA
La tua voce un suono unico,
senza risultare lo scampanìo fragoroso,
né il sussurro mesto;
il tuo sorriso trasmette gioia,
senza essere beffardo;
i tuoi capelli sempre curati,
rivelano attenzione ai dettagli;
il tuo passo ritmato si insinua tra la folla
e questa al tuo arrivo,
non si oppone minimamente.
Avrei voglia di ascoltarti,
anche se non hai nulla da dire,
mi basterebbero le espressioni del tuo viso
e sarebbero sufficienti.
Nessuno può odiare un essere come te,
ma non te ne approfitti.
Riesci ad essere calma e decisa,
quando gli eventi lo richiedono.
Non ti ho mai vista arrabbiata,
mi hanno raccontato che puoi diventarlo
e non volevo crederci.
Desidero immaginarti come quelle persone
in grado di gestire sempre al meglio ogni situazione.
Lasciami fissare quel breve incontro,
solo per contenere nella memoria le tue movenze.
Ti rammento con le palpebre socchiuse,
sembravi ascoltare una musica antica,
il solo guardarti mi rasserenava.
Osservavo il tuo viso,
mentre te ne stavi distesa su un tavolo
con il mento lievemente appoggiato
sulle dita delle mani intrecciate.
Eravamo molto vicini e avrei potuto baciarti,
e invece pensavo al tuo corpo sinuoso,
ma in quel momento non mi turbava.
Con la testa reclinata su un lato,
parevi immersa in pensieri lontani.
Non era mia intenzione immaginarli,
non volevo recare fastidio
alla gentil creatura autentica,
e nemmeno ai suoi castelli in aria.
Conservo l’ardore di disegnarti in un angolo della mente,
replicare le tue forme, i tuoi colori,
registrare la tua voce e il tuo profumo.
Vorrei poterne godere,
solo premendo il tasto del buio,
o chiudendo gli occhi.
Il gelato è uno dei miei alimenti preferiti,
e al gioco “se fossi”, direi che,
se tu fossi un cibo,
vorrei immaginarti certamente un gelato al cioccolato. – 18/04/2017

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