Teresa Siriaco



POESIA: Carpe Diem

Sospeso fra il cielo e il mare
un ponte ascolta il nostro varco.
Danzano le onde nella notte
cheta, dorme la città segreta.
Deliziosa magia rubata al tempo
nei globi mai sazi d’immenso …
Notte leziosa, sui passi errando
a mani unite nel silenzio,
paghi di ilarità e gioia infante.
Mezzana la luna l’ardor indusse e,
a propizia emozione
l’antico desio condusse.
E noi congiunti
nel vento fluttuato d’argento,
immoti a scrutare il mare e
i suoi diamanti specchiati di luna,
sui nostri volti senza confini.
Una profondità vissuta
nell’intima allegrezza …
nella gioia candida
crogiolata dal profumo di rosa,
stretta nella mano invidiosa.
Quella fragranza serpeggiando
[s’insinua ]
nei corpi ghiotti sopiti di sale…
Note di serenità volteggiano
[nell’aria ]
come gabbiani festosi
nell’estro della moltitudine.
S’ode un violino o forse è il mare …
che accompagna il nostro ardire.
Questo cuore non ha stagioni
ma giorni di infinito amore.

– 18/04/2017

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