Antonio Cafiero



POESIA: Melancholy

Tu sola, puoi ricordare,
meretrice di salvezza,
le mani nostre, e la violenza,
le unghie, e il sangue colato
dalle schiene, e le ferite e la gioventù
passata, e l’amore coltivato
tra il verde e le panchine, e la
voglia di sbagliare
scoprendoci l’anima, un passo
per volta, annusandoci le labbra.

Tu che tessevi
col mio cuore
i filamenti
di un mondo da spogliare,
e i progetti futuri e un teorema
contro la noia,
Tu sola ora sì lontana,
e sì nel tempo, e sì nello spazio, e
nella pelle cresciuta.
Tu sola
puoi accudire
il dolce lamento
del mio melancolare. – 19/04/2017

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