JONA HOXHAJ



POESIA: Chissà perché le maschere intorno a te si moltiplicano,
Come gocce d’acqua identiche, pazienti e corrosive

Come tante voci gemelle quando vuoi solo
silenzio,
un coro armoniosamente stonato
un urlo sempre identico a se stesso
un’eco che ti raffredda nel calore del tuo letto.
Ti guardi intorno e sei circondato
non l’avresti mai detto
ma sei tu
quello diverso
Sei tu che non vuoi cambiare
la tua anima,
che non vuoi lasciar morire
gli altri in silenzio

Piuttosto ti lasci morire
dentro
Ma non ti arrendi alla rassegnazione
che è la moda del momento
Combatti scuotendo la testa
rifiutando i piatti già pronti
anche se
succulenti

Vai avanti scalzo
e nudo
cercando di non pensare
ch’è più facile
tornare indietro
Il tuo cuore pulsa convulso
nervoso e rosso
come il sangue che hai dentro
forse sempre più amaro negli anni
ma più vivo
e con più pigmento
E poi arriva la notte
lunga e fredda,
un corvo nero sopra il tetto del tuo mondo
gracchiante e alato, maestoso
Una notte che è inverno
e insieme scura coperta.

Ma a te non fa paura
perché da anni
la notte
l’hai dentro
Tieni gli occhi aperti
e appoggi il tuo corpo stanco
su uno scomodo cuscino
che non sa catturare i tuoi sogni
agitati

Tieni gli occhi aperti
e il pensiero vola
viaggia verso le stelle
verso il firmamento
Tieni gli occhi aperti
e il cuore vibra
la testa impazzita corre
ruota di un criceto
Tieni gli occhi aperti
la penna ad una mano
che di un foglio bianco
fa un campo minato
E tu scrivi
scrivi e viaggi
sempre più lontano
Non vuoi più tornare
complice la notte
vuoi restare lassù
dentro la tua ruota
Ma la notte finisce
anche se l’hai ancora dentro
riapri gli occhi
e viaggi sul mondo “vero”
quello che da sempre
gira solo in un verso, t’han detto
Non inverte la sua rotta
per uno come te
scomodo passeggero
che ha la nausea
ma s’aggrappa col naso al finestrino
e con gli occhi sognanti
e aperti
scruta ogni singolo centimetro
del suo giardino.
Tu
proprio tu
Sei quello che viaggia solo
viaggia fuori e dentro
con la sua testa stanca
mai contenta
mai rassegnata
Sei tu che ami
incondizionatamente
ma a una condizione:
quella di continuare
a farti battere il cuore

Ami il mondo
tanto da odiarlo
ami gli altri passeggeri
anche se maschere stanche
Cerchi di entrare negli abissi
di due stanchi occhi casuali
come uno specchio
che però non riflette
la luce dei tuoi
Entri negli abissi
e poi ti stufi
pensando che tanto
è tutto un sogno
una proiezione
del criceto dentro la tua testa
Ma tu
tieni gli occhi aperti
viaggi
scrivi
sogni
sempre con gli occhi aperti.
– 19/04/2017

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