POESIA: Vivo nella tempesta
L’onda
che infrange il suo ruggire
m’uccide con dolcezza.
Senza dolore
strugge e m’accarezza
per il tanto amore
che in fondo
nel portentoso turbinio
vive ardente di passione. – 19/04/2017
POESIA: Vivo nella tempesta
L’onda
che infrange il suo ruggire
m’uccide con dolcezza.
Senza dolore
strugge e m’accarezza
per il tanto amore
che in fondo
nel portentoso turbinio
vive ardente di passione. – 19/04/2017
POESIA: Ricordo
S’odono rintocchi di un pendolo antico,
sulle onde, un sentimento nemico,
scuote i cieli plumbei la tempesta
e trema la terra di chi la calpesta.
Il ricordo alimenta una debole candela,
resta impigliato nella sua stessa ragnatela
su decine e decine di fili d’argento
il bacio d’addio al nostro fallimento.
L’intero universo suona per amore,
scuro e perfetto nella sua imperfezione:
siamo fuggiti lontano da noi stessi,
infranto il voto che ci eravamo promessi.
Attraverso del destino ramingo il sentiero,
il fiume trascina menzogna e mistero,
ma prigionieri di una libertà inesistente,
ora divisi, ci amiamo veramente.
– 19/04/2017
POESIA: 10) In un caffè romano
Nel caffè …
Con gli sguardi …
Le domande,
Si ignorano le facce.
Nel caffè …
Ci sono corpi …
Si identificano nella pigrizia.
Corpi … Che si spogliano …
Dimenandosi …
chiedendo un contatto,
o … desiderando l’ignoto.
Nel caffè …
Si mostrano – nudi – i corpi …
cosce …,
si nascondono …
le mani o … le gambe accavallate.
si sfiorano i seni,
insieme affrontano il cielo.
Brillano …
Li fanno brillare di più:
il calore dell’estate,
o … le lampade della serata.
Nel caffè …
Si incastrano le voci,
si affollano i sospiri dell’amore,
un amore tenuto nascosto.
Si accelerano gli impulsi,
di un dolore umiliato.
Nel caffè …
donne da sole … in solitudine
sopprimono i disederi.
Osservano attente le facce e i corpi,
Dietro l’oscurità delle lenti
E gli uomini ossessionati dalla virilitÃ
Si denudano dei loro capricci,
i piaceri dell’ascolto …
e gli sguardi rubati.
Nel caffè …
si uniranno le voci
Si incorpano gli anelli dei fumi.
Nel caffè …
Si sfiora un sogno … fioriscono sogni …
E si illuminano idee … i pensieri …
O … si spegne un desiderio …
Nel caffè …
L’uomo dimostra la sua natura …
si esamini la situazione …
a presagirlo … fonti di contraddizione …
o … contraddizioni
e gli affanni delle speranze …
speranze rimandate all’orizzonte …!
Latif Al Saadi
21/04/2002
Roma
– 19/04/2017
POESIA: LINFA VIVA
E appena svolti l’angolo
subito dopo il primo inciampo di fango
concediti un sussulto
oltre le rovi-ne dei tuoi mancati abbracci
Slacciata da ogni rispetto
la tua mano potrà anche vedere illividire i miei nodi
guardare le tue scarpe sporche
sulla mia legnosa carne
Ma concediti un sussulto
oltre i g-echi lontani della tua mente
io non appartengo a te
linfa viva è la mia anima
Io sono ovunque.
– 19/04/2017
POESIA: Il muro
Forse esiste
al di là di ogni logica
un mondo fatto
di suoni e colori
dove ognuno
senza sforzo apparente
si libera si catene
dando spazio al presente
Un mondo suonato
un mondo dipinto
trasmesso a volte in maniera
incoerente
un mondo perfetto
un mondo sicuro
la nostra follia
è al di là di quel muro. – 19/04/2017
POESIA: Bisbigli
La diaspora della Coscienza del Cuore volge all’estinzione.
Il cuore confuso, inquieto, irato, nascosto, dolorante dell’illusione della perdita, come se mai avesse posseduto alcunché, vuole la pace con il Tempo.
La trova solo Qui e Ora.
Piedi nudi nella Terra, Madre strozzata agonizzante avvelenata per mano degli stessi figli, stolti ribelli e fieri.
Che storia sbagliata.. o forse no… Niente è già deciso e tutto cambia sempre!
Guarirai, guarirai presto,
Se sarai pronto a donare senza chiedere
Ad osservare senza desiderare
A toccare senza prendere
Ad ascoltare senza giudicare…
Lì, spogliato del falso te per cui tanto ti sei dannato,
Riscoprirai l’Amore,
Lo stesso divino che preghi ed imprechi senza saperlo, parlando a te stesso sinceramente…
Allora avanti!
Viviamo totalmente e pienamente le emozioni della nostra epoca, l’Era del Grande Ritorno.
– 19/04/2017
POESIA: Luci Senza parcelle
Cieli blu sopra di noi, che vuoi di piu?…
Guarda su, l’immensità ti prenderà .
Spazi senza confini, mondi immaginari
Che hai mai veduto?
Notti con tante stelle luci senza parcelle
Che hai mai pagato…
Sole mio,stai sempre lì non dirmi addio!
Sorgi ancora, regalaci la tua allegria.
Raggi a picco sul mare
Leggili, sono messaggi da decifrare
Ascolta queste parole
Sono quel che ci vuole per meditare.
La notte ti accende, a volte è eccitante
Avvolge, ti prende e scioglie l’istante
La Luna è curiosa e vede ogni cosa
A volte scompare, per non guardare giù
Un cielo stellato lo guardi incantato
E’ gratis l’invito nessuno ha pagato mai
Spazi senza confini, mondi immaginari
Che hai mai veduto?
Notti con tante stelle luci senza parcelle
Che non hai pagato mai.
– 19/04/2017
POESIA: L’anima di metallo
Strilla urla si ferma, sbuffa.
Il traghettatore di metallo è arrivato.
Spalanca le sue innumerevoli bocche,
pronto ad inghiottirmi in un vortice di ricordi
e dolori che difficilmente andrà via.
Tre i gradini che mi portano su.
Tre, come gli anni assieme a lei,
Tre, come le ore che separavano i nostri sguardi
in una notte.
Un brivido mi congela, non c’è nessuno!
Vagoni lunghi e vuoti,
che tanto somigliano alle mie giornate.
È la resa dei conti.
Siamo io e il mostro.
I miei occhi sono già lì,
ancor prima che me ne accorga
affogano in una pozza d’acqua.
È qui, tra queste lamine di ferro,
che ho lasciato la mia anima.
È qui, che il tempo sembra non passare mai.
È qui, soltanto qui,
che nel inutile vagar l’anima si dispera,
ricordando giorni di un tempo, che era ciò che era.
Ancora una volta vinci tu, Mostro,
portandomi in un mondo estinto… il nostro.
– 19/04/2017
POESIA:
Un giro di valzer
Raccolti i capelli in un morbido nodo
indossi il vestito più bello
e sulla pista della balera
leggera volteggi, rondine a primavera.
Danza, Marì, danza alla sera.
Il braccio alla vita allacciato
languido e sicuro
ti porta con sé, nel valzer infinito.
Occhi socchiusi non vedon lontano,
la mano stretta, non hai passato
danza , Marì danza alla vita.
Senza forcine, i capelli al vento
riccioli e baci sotto la luna
silenzi, sussurri, carezze, quante
promesse levate alle stelle.
Frutti stranieri lui ti portò,
frutti spinosi dal cuore rosso,
come il sangue delle tue ferite
che nessuno mai curò.
Danza, Marì, danza all’amore.
Come foglie strappate dal vento
le parole volteggiano lontane
e le mani, le mani stringono
sabbia che sfugge dalle dita
passi di danza scandiscono il tempo
do re mi fa sol la si ….
Nella balera fruscìo di seta,
sbatter di tacchi
e quel braccio che cinge la vita…
– 19/04/2017
POESIA: LIVIDI
La foto di un muro bianco e liscio,
tutto intorno al vuoto e la
transizione del dolore. – 19/04/2017