Rita Giaimis

POESIA: Vado via.
Una fitta nebbia mi inghiotte.
Resta solo il profumo dell’anima, nessuna sostanza.
Vado lontano,
dove il sole non smette mai di brillare.
Tu terra arida, ti nutrirai ancora.
Il seme germoglierà di nuovo.
Ed io vago errante,
rimembrando sbiaditi ricordi. – 20/04/2017

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Barbara Meloni

POESIA: Foglie al vento. . .

E’ un po’ come nel grigio inverno,
il suono della fredda pioggia, con la sua voce delicata e ritmica;
oppure come il suono del vento, col suo vociare petulante
che scuote le esili braccia delle giovani piante.
L’anima abbraccia come cullata, queste sensazioni che la circondano,
regalandole un senso di tranquillità, di pace.
Non consente alla mente di ricordare,
che presto la delicata pioggia invernale e la tranquillitÃ
dei rami scossi, verrà riportata a nuova vita.
Modificandone gli intenti del pensiero stesso.
Quasi come un passato, dimenticato e rivissuto vergine,
accolto in meraviglia e splendore per poi riassaporarne
il già vissuto.
– 20/04/2017

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giorgia mirabile

POESIA: Cos’è questo nulla che sorseggio?
Queste bucce di frutta arrotolate sul mio piatto..
Quale cibo mi nutre?
E quale amore mi distrugge?
E tutto quello che un tempo mi rendeva viva, oggi è gas nell’aria.
Quale limite posso varcare
e quando tornero’ alla vita.
Quanto ancora c’è da fare?
In questo limbo che mi uccide,lento ed a momenti.
Quale carne tornero’ a respirare
e se una poesia non si puo’ spiegare
accartoccero’ questi fogli e gli daro’ fuoco.
Poichè sono l’unica salvezza di me stessa,
l’unica àncora;
e se il muscolo che ho riposto dentro al petto mi sa solo beffeggiare..
allora, me lo strappero’,
dandolo in pasto ai gabbiani.
Per farlo volar via
per portarlo ovunque
per farlo nuotare
tra fiumi di lacrime
e ciottoli dimenticati da Dio. – 20/04/2017

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Elke Vieira Vieira

POESIA: Esistere ed essere
Farsi avanti con il tempo
Lasciarsi occupare lo spazio dell’anima.
Liberarsi nel vuoto assoluto di un attimo di silenzio.
Aprire le alle dell’immaginazione e volare
Volare lontano dalle paure
ignorare le incognite della vita
E proseguire….

Ciò che è incerto non ti costringe
Perciò non ti deve fermare.
Vai e conquista la libertÃ
di essere ed esistere in te stesso
Come un tutt’uno con l’Universo.
– 20/04/2017

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Maria Luisa Chiarenza

POESIA: Scorcio di luce
Che hai dilaniato la mia anima
Eri nell’ombra
Ed ora dove sei?

Spuma di mare
Incastonata sugli scogli
Visione di attimi
E non ci sei

Autunno del cuore
Che riscalda
Coi toni del rosso
L’anima fredda
Impiastricciata d’inchiostro

Con lo sguardo
Attraverso te
Sfioro la tua pelle
Accarezzo la tua anima
Imprigiono il cuore

Sei un libro aperto
Mai finito
Scritto a colori
Su carta nera

Sei la melodia
Che solo le stelle cantano
Uno spartito pieno di pause
E vuoto di note

Sei la tela
Bianco latte
Su cui dipingere
È peccato

Ispirazione liquida
Sogno solido
Desiderio di dissetarsi

Forza prorompente
Che mi distruggi quando fuggi

Me è il tuo sorriso
Che si posa sul mio viso
A regalarmi l’illusione
Di poterti amare

Ti scoprirei
In ogni anfratto
Ti seguirei
In ogni viaggio

Sei un libro aperto
E mai finito

Sei la melodia
Che solo le stelle cantano

Sei la tela
Su cui dipingerei

Autunno che non sei
Ti amerei in ogni modo
Ma non svelerei
Mai chi sei.

– 20/04/2017

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Maria Stella Misitano

POESIA: Tristezza

Improvvisamente ti senti come un fiore appassito,

un albero privo di terra dove affondare le sue radici,

un cielo senza stelle, ma devi ribellarti,

attendere la rugiada, cercare la terra e accendere le

lucciole della vita. – 20/04/2017

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Vanessa Pipino

POESIA: Un bambino dalle scarpette in cuoio
tentennante
sul vagone cumulo di corpi,
corpi che si riversano
sulla massicciata
tra neve e fanghiglia.

Un bambino dalle scarpette in cuoio
tiene la sua valigia
ben impugnata,
stringendola al suo corpicino esile.
Seguendo la calca,
avanza,
spintonato qua e là,
verso il cimitero.

Ma il bambino dalle scarpette in cuoio
non può saperlo.
Dai suoi centocinque centimetri
non vede che
degli angoli di cielo
– piccoli frammenti –
e la neve,
che cade indiscreta,
va a posarsi sul suo viso
rivolto all’insù,
attenuando la sua curiosità mista a timore
e la sua sete.

Il bambino dalle scarpette in cuoio
è appena inciampato
in un blocco di pietra
ed ha perso la sua scarpetta dalle cuciture visibili,
ora in mano ad una giovane donna
dallo sguardo rivolto alla folla,
che imperterrita
prosegue.

Il bambino dalle scarpette in cuoio
non è potuto tornare indietro,
perché
il bambino dalle scarpette in cuoio
ha avuto
solo
il tempo
(pochi minuti)
per morire.
– 20/04/2017

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Giuseppe Magnani

POESIA: SCIROCCO
Notte di vento d’Africa
che mi sbatte in faccia
aria umida e pesante
come i miei pensieri.
Sorrido alla risacca
incessante e ipnotica
riflessa di squarci di luna
giù tra il buio degli scogli.
Gocce rade e gravi
lasciano su tutto un velo sottile
di sabbia rossa del deserto
che sento stridere tra i denti.
La mente si distrae
dietro leggende e avventure,
tra spezie ammucchiate nei suk,
le magie e le fedi d’oriente.
Sono fuggito dalla nostra casa,
ma ho lasciato un fiore
per ricordarti un tempo migliore,
perché possa strapparti un sorriso.
Un piccolo esorcismo innocuo
contro il silenzio che è sceso,
un ostinato tributo alla speranza.
Mentre rientro lo scirocco è alle mie spalle. – 20/04/2017

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Franco Sbrana

POESIA: Alta in cielo la Luna
brucia il Sole l’orizzonte
insorge il blu del mare
abbraccia la bianca onda
sprofondano insieme
correndo veloci alla riva
si frangono e svaniscono
per tornare insieme
a creare nuova vita. – 20/04/2017

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