Concettina Lo Gullo



POESIA: Delirio
(27 gennaio 2017)

Purpurei aneliti e vani
palpiti solcano la fronte,
lacerando il velo del sonno
con un artiglio adamantino.
Inesorabile, una grigia
coltre fredda schiaccia e soffoca,
nel logorio della notte,
lo spirito guerriero perso
e il tenace ticchettio
sconquassato del suo vivere
ribelle e sognatore, cieco
cantore del dolce cadere.
Signore, tu, sotto mentite
spoglie, sospeso tra sogni e
giorni andati, rivivi stralci
di quotidiano. Rosse note
incidono la viva carne
e al suono delle lacrime,
in un atavico corteo,
vedi danzar larve deformi,
ciò che non è forse mai stato.
Visioni notturne prendono
forma nel fondo di un bicchiere:
scruta, austero e sadico poeta,
la miseria delle rovine!
E ridi delle speranze mie
naufragate e ridi dei sogni
infranti e ridi dell’attesa
di un Domani che, come me,
brami nel delirio del pianto. – 28/05/2017

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