Alessandro Russo



POESIA: LE CURVE DEGLI OCCHI

Dopo un momento sapevo
che avrei voluto ancora i tuoi occhi
fissi nei miei, a riempirmeli,
a farmeli belli.
Fermai tutto, formai tutte le scale
che salivano di corsa
gli incanti dell’aspettazione,
e su ogni gradino e a ogni giro di rampa
c’era un pensiero di noi
che arrivava o tornava.
Non vedevo altro, oltre, sopra o sotto
i tuoi occhi, e pensai
che tutti avrebbero dovuto guardarli

Sapevo anche che le scale possono scendere
e che quegli stessi occhi potevano far male,
ma non immaginavo che poi, anche io
avrei potuto guardare con gli stessi occhi,
guardarti con gli stessi occhi
– 31/05/2017

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