Antonio Straface



POESIA: L’ABORTO

Raccontan le antiche legende
Che, quando l’amore di un uomo,
un germe,
nel grembo all’amata depone,
meraviglia succede nel mondo:
il mondo si allarga a far posto
al nuovo venuto che nasce.
Già cresce lontano un gattino:
il compagno dei suoi primi giochi.
Già arriva al suo angolo il povero
aspettando un sorriso e un’offerta.
E migliaia di altre persone,
inconsce, già sono in cammino:
nel giorno deciso, nel luogo previsto
amici saranno del nuovo venuto.
Farfalle di mille colori
Un roseto son preste a piantare:
vent’anni e la mano di un uomo
una rosa regala all’amata.
E un’idea, la più bella,
la più decisiva invenzione,
giù vola, nell’aria sospesa
aspettando la mente che nasce.
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Stupore: un fracasso.
Un lampo. Un tuono.
Un aborto.
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Che vuoto rimane nel mondo!
Come miagola piano il gattino!
La mano che tende il meschino
Invano ancor l’obolo attende!
E voi, tristi, ove andate?
Non c’è quell’amico per voi.
Fanciulla, lo so che una rosa aspettavi
ma nessuno ricambia i sospiri
e la rosa appassisce non colta.
E l’idea? L’idea più bella dov’è?
Invano ha atteso anche lei
e triste è tornata nel vuoto.
Passeranno, decenni, forse millenni,
chissà?
Perché quell0idea ritorni.
^^^^^^^^^^^^^^^^^
E tutto perché?
Perché c’è stato un gran botto:
c’è stato un aborto!

Straface
– 31/05/2017

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