francesca battistini

POESIA: le stagioni
le ore passano schive di tutto le stagioni si affacciano alternandosi rivestite dei loro toni colori ,quando opachi sfumati vivaci,
io respiro ma senza mai a riuscire a spiccare il volo.
le ali ondeggiano provano e riprovano ma sempre invano,
cadendo giu
pesantemente
e cosi delusa un po intimorita ,me ne torno dinuovo in disparte ,
lasciando che tutto dinnnazi a me torni a scorrere in maniera opaca ,offuscata lontana ,nella corsa del tepo egoista – 27/05/2017

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Sara Petrone

POESIA: Immagino di essere su una barca…
Chiudo i pensieri in tanti sacchetti
e li lascio andare alla deriva,
mentre ascolto in silenzio il suono delle onde.
Respiro appieno la fresca brezza che suona incessantemente una melodia d’acqua
Potessi non sentire il bisogno di tornare a riva! – 27/05/2017

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francesca battistini

POESIA: le stagioni
le ore passano schive di tutto
le stagioni si affacciano alternandosi,imperterrite rivestite dei loro colori toni quando opachi sfumati vivaci,io respiro , ma senza mai riuscire a spiccare il volo.
le mie ali ondeggiano provano e riprovano, ma sempre invano ,cadendo giu pesantemente,
e cosi delusa un po intimorita me ne torno dinuovo in disparte lasciando che tutto dinnanzi ame torni a scorrere ,in maniera opaca ,offuscata lontana ,nella corsa del tempo egoista – 27/05/2017

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Salvatore Iovino

POESIA: Odissea di una rugiada
(di Salvatore Iovino)

La rugiada
scende piano,
piano piano nella notte,
soavemente alle finestre
sulle rose, le ginestre.
Si rispecchia nella luna
che si copre per metà,
che non mostra la sua faccia
solamente per l’età.
Lei si sente vecchia, stanca,
è già lì da molto tempo,
e nessuno più la canta,
a morir va nel contempo.
Io, dice la rugiada,
alla luna ormai ferita,
ho gli stessi anni tuoi
eppur mi sento ancora in vita.
Ci incontriamo già da secoli,
sulle dune dei deserti,
e ho visto molti cuori
a te molto ben aperti.
Ma la luna le risponde,
io vorrei ma non posso
far rinascere l’amore
che oramai l’uomo ha perso.
L’uomo adesso, sai si odia,
non si vuole bene più,
vedi l’epoca è cambiata
quanto male v’è laggiù.
La rugiada allor le dice
mi fai male, oh ammaliatrice,
e prosegue essa da sola
la sua strada, ha il cuore in gola.
A barcollar sui davanzali,
sulle strade di città,
calpestata dalla nebbia,
una lacrima di rabbia.
E piange, piange, piange
per la luna che non c’è.
E piange, piange, piange
e nemmeno sa perché.
Poi saltella un pò quà e là,
triste walzer con le stelle.
Poi rimbalza ancora giù
nel silenzio della valle.
Ma di nuovo si fa giorno,
essa è quasi in fin di vita,
e con un sorriso all’alba,
sai la luna mi ha tradita.
Sai, la luna mi ha tradita. – 27/05/2017

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