massimo passarella



POESIA: Neve

Tutte le volte che riesci a toccare la neve senti un brivido che ti percorre su tutto il corpo e si accende dentro di te una moltitudine di sensazioni estreme che ti fanno riflettere sulla gravità della tua crisi.
Naturalmente sono tutte cazzate che, scrivendo ,non posso nemmeno dire che non me ne ero accorto.
Il coraggio di vivere è invece singolare nel momento stesso in cui tu, vigliacca sgualdrina,hai anche solamente concepito l’idea di raccontare tutta la nostra storia a tuo marito.
Con che diritto mi hai potuto spezzare i sentimenti che provo per te, perché hai lasciato che un uomo qualsiasi ti opprimesse così tanto è così forte da farti confessare l’inconfessabile. Io dove ero mentre tu crollavi, che cosa ho mai fatto per meritarmi un disprezzo così audace da una donna apparentemente vile.
Perché non mi hai sputato in faccia, perché non mi hai deriso, perché non mi hai tirato un calcio nei coglioni, sarebbe stato meglio e io sarei guarito in fretta e avrei maturato meglio.
Ora sono scemo, muoio dalla voglia di vederti, ma odio tutto me stesso quando ti parlo e non credo ad una sola parola di quel che rispondi, hai gli occhi sempre lucidi e tremi per nulla, sei stanca e non riposi sei lontana e non rispondi sei viva ma sei fredda sei il mio sole ma cade la neve. – 30/06/2017

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