Bonciani Martina



POESIA: Apparve alle sterpaglie della notte,
larva che palpita come pellicole antiche,
dove battiti d’ali inondano di luce
il passo senza peso d’una danzatrice.

Quell’attimo grida cos’è che cerchiamo
fra un film in BN, Requiem, strofe di quinari.
T’afferra, con esche di sogno,
tanto puntuale e tanto indicibile,
o nostalgia che strappa l’anima.

Mari di nettare indigesto, sono l’intuizione
vuota dell’Arte; l’oro fine degli alveari,
la nebbia sublime: aborti di miracoli
inerti come carcasse.
| sorgente: https://www.google.it/ – 19/12/2017

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