POESIA: A Derek Walcott
Dal diario di bordo tiro l’ancora per salvare l’equipaggio,
stanco e ossuto,
ossuto e stanco.
La scrittura oscilla sulle natiche del legno
che ci porta dentro il buio di una torcia.
C’è sabbia,
c’è acqua,
ci sono palme su questa terra che terra non è.
Sono musica, forse, le lenzuola e i figli
che si aggrappano all’ombra di chi muore per la vita.
Derek ha scritto molto,
ma la sua mappa è evaporata
e si è perso nell’immenso.
Dal diario di bordo riprendo l’ancora
per riportare a casa,
da Margareth,
l’unico mozzo vivo ,
mentre il calore sembra accecare le mani.
Remiamo controcorrente.
Enrico Scandurra
Sono musica, forse, le lenzuola e i figli
che si aggrappano all’ombra di chi muore per la vita.
Derek ha scritto molto,
ma la sua mappa è evaporata
e si è perso nell’immenso.
Dal diario di bordo riprendo l’ancora
per riportare a casa,
da Margareth,
l’unico mozzo vivo ,
mentre il calore sembra accecare le mani.
Remiamo controcorrente.
| sorgente: https://www.facebook.com/ – 19/12/2017