Solaro Stefano



POESIA: Il confine del vecchio quartiere

Ciechi, in mezzo agli edifici
li scorgo posarsi adagio
su rigide fila di alberi grigi
da dove rimbalzano fioche luci.

Oltre l’argine del vecchio quartiere
sopravvivono case a schiera
delegate ad attori misteriosi,
indistruttibili davanti alla bufera.

Nella voragine un tempo parcheggio
ambulanti si fanno strada tra i detriti,
vendono fossili dell’antico paesaggio
preziosi come tesori, prima di essere smarriti.

Un fuoco di rimedio scalda appena,
di spalle, ma con la tempia sul vetro,
fisso e basta, evito qualsiasi quesito,
dalla mia tana osservo l’intera scena.

Quando arriva il giorno, prendono il carteggio
che per me e loro ho tratteggiato,
passano i bui confini con estremo coraggio
in viaggio verso un luogo dove sono già stato.

Li seguo fin dove arriva la mia vista,
poi, senza difese, mi dirigo verso le ciminiere.
Che a prendermi sia il vecchio quartiere
mentre con le dita accarezzo ciò che ne resta.
| sorgente: http://www.poetipoesia.com/ – 19/12/2017

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