POESIA: (Ode alla luna)
Luna vicina, luna distante,
luna irraggiungibile, luna incostante;
tu che infondi si tanto fervore nelle vene,
tu che fai confondere l’alba col tramonto,
tu che rubi il respiro da si tanta bellezza,
non sai quanto tormento causa la tua esistenza;
ma tu sei là , notte e giorno,
senza curar che gira il mondo,
senza pensar che io ti penso,
senza notar che io ti cerco;
una notte uscii e non ti vidi più
e come un dannato venni a cercarti;
solcai città , paesi e regioni,
calpestando terre aride e fulgide emozioni;
i miei pensieri si fecero confusi
e pensai che la notte diventasse infinita;
persi le forze e il cor della ragione
ma quando alla fine mi ritrovai solo e stanco
vidi che tu eri sempre lÃ
pronta al tramonto;
ero sol io, quindi, che ti vedea offuscata,
e mi parea di andar per soffocare
all#039;idea di non averti notata;
ma ora che lucido ti rivedo in scia
mi dico: “sol mia è la colpa
se volasti via!”
[Questa poesia è un#039;ode alla bellezza e al mistero della luna che si intreccia in maniera parallela e struggente con la bellezza e mistero della donna. Tocca, quindi, il tema della passione e dell’amore che può; provare un uomo per una donna intrecciandosi con i rapporti conflittuali che si possono creare ma dove alla fine deve sempre in ogni caso prevalere il rispetto e la consapevolezza che spesso il pensiero e la gelosia possono indurre a vedere cose inesistenti] – 18/12/2017
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