Ribaldi Marco



POESIA: Con il cuore
stretto
nella mano rigida.
Tesi i nervi come
ogni filo in questa trama,
scintillante e tagliente come una lama.
Sangue a lacrime, non a gocce,
piano scende tra le rughe delle nocche,
sulle unghie, fra i rilievi della pelle,
come la luce dei lampioni nasconde queste stelle,
sangue sulle dermatiti,
fra le linee della mano,
sgorga leggero dentro ogni destino,
ormai così poco umano.

“Datti da fare
se hai vent’anni
puoi ancora immaginare”
Negli occhi di chi avevo di fronte,
ci ho guardato tanto,
senza proferire nulla
come tradito
da chi più amavo.

Lavoro
Livore
Divoro
Mangio,
mi arrangio.
Parlami ancora
di impegno sociale;
il valore morale;
tu resteresti ad ascoltare?

Le aristocratiche evasioni,
di cui ci cibiamo
sulle televisioni,
su ogni giornale,
in ogni computer,
in ogni notizia,
un pò di gossip non può farti male
se fa respirare un’aria esotica e lontana.
Non può che far bene
pensare ad un’altra vita
libera, ricca,
senza pene.

In silenzio leggiamo:
“Possibilità”
e sul fianco di questa
come una cicatrice,
una pubblicità.

Talenti,
mostri
sullo schermo,
a truccarsi l’anima e la faccia
per la festa di corte
dell’olimpo dei “Famosi”
loro, che oltre la nostra attenzione,
hanno il Potere:
il Potere di non dire mai nulla,
il Potere di non cambiarlo,
il Potere di non cercare niente,
il Potere di mostrarsi nessuno sotto gli occhi di tutti.
Il Potere di vendere ogni propria intenzione
alla macchinazione dietro
una canzone che parla d’amore.
Ma quale Amore?
Tutti posso vivere d’amore.
Addio artisti,
benvenuti artigiani.

“Solidi nella loro posizione
e sentono anche di avere ragione.
I soldi. Da questa posizione
puoi comprarti anche la ragione.”

“Fare la differenza”
una differenza che consiste
nello stare su di un piedistallo
e sentirsi speciali.
Si, perché gli altri
non valgono molto.
Come te, malcapitato,
poco più che morto.

Consensi,
cos’altro serve ai Partiti?
discorsi asserviti.
Paradigma scordato
– e, me lo si lasci dire, un poco scontato –
poter parlare di vero,
anche solo pensarlo.
Pensare per fare,
(guardiamoci negli occhi)
non può funzionare!

Dice mia nonna
“chi non vuole guardare
sugli occhi e le orecchie
mette fette di salame”
proverbio di un mondo in cui c’era la fame.
E noi stupidi e osceni,
ogni minuto e secondo
con due monete per lenti:
i nostri occhiali sul mondo.

Dicembre 2017: la povert�
come un crimine,
e chi ha le mani nel sangue
si sente invincibile.

| sorgente: https://www.google.it/ – 02/01/2018

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