Pascale Andrea



POESIA: Come un pendolo
Oscilla
Nella carne una lama
Che porta il tuo nome.
Dilania e mi smembra
Per poi ricompormi
In orrendo dolore.
Chiodi di odio
Scoppiano in coro
Spezzando le ossa
Senza ammazzare.
E, giovane fiore,
trafitto dai dardi
in terra cercando
i tuoi pezzi sul prato
resti.
Stupito.
Chiedendo se è vero
Ai tuoi occhi impauriti
Mentre gridi alla notte
I tuoi petali bianchi
Non ancora ingialliti.
Nel tuo ultimo addio,
un sussurro che implode.
Ed il vento d’inverno
Zittisce le fiamme
Di troppe candele
Che non bruciano più.
Cosparse di sangue
Le mani tremanti
Si tengono insieme
E si tendono ancora
Mentre scoppia l’oblio.
| sorgente: https://form.jotformeu.com/pagine/poesia – 08/01/2018

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