Gabriele Dario



POESIA: La voce cerca l’angolo ultimo,
poi torna
come nelle valli,
ma esausta per i densi fumi respirati,
tanto diversa da sembrare d’altri.
Scruto, tendo, attendo,

ma sono solo, comico allo spegnersi delle
luci dei palchi.

La fabbrica,
lei fabbrica, io unicamente intrattengo la mia
macchina,
proletario senza prole cui è rimasto solo il
nome;
e mentre il millennio va terminando
sospiro e sospingo la leva d’acciaio,
ed essa procrea per prima
come l’Eva d’acciaio,

impedendo a me di farlo.
| sorgente: https://l.facebook.com/ – 18/01/2018

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