Palazzetti Marina



POESIA: vite parallele lungo una strada

l’ho vista anche la notte di natale

era una centometrista del fiato corto
si sa
non era fatta per lunghe distanze
ed estenuanti
era l’afflato e lo zelo della motivazione
e-motiva
sorprendente sulle gambe eleganti da puledra
e ancora
alle soglie del decadimento
dava tutto di sé
a chi passando ne faceva domanda

ogni notte sotto la fermata
era acceso il suo falò
ogni notte consumava la sua fiamma
come preghiera sotto il cielo
con chissà che ricordi da bruciare
e così come il suo fiato
esalava ogni volta
si rinnovava alla fiamma

mentre il fuoco non cessava di ardere

ma il fiato di quegl’altri
che passavano a riprenderla
o compravano il suo calore
il fiato quello lungo e corrosivo
maleodorava senza ritegno
senza rigenerarsi perché di fegato
di ferro
e puzzava di morte
ad ogni cambio dei fiori
al cimitero

mp | sorgente: http://m.facebook.com/ – 23/01/2018

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