POESIA: QUEGLI OCCHI.
Sai, ogni tanto d’improvviso, mi vieni in mente.
Mi vieni in mente e di colpo mi riappaiono i tuoi occhi.
Quei cazzo di occhi.
Quegli occhi verdi striati di azzurro verso il centro, il contrario dei miei.
Quegli occhi in cui mi perdevo completamente.
Quegli occhi in cui morivo.
È strano sai? Tutte le volte che morivo nei tuoi occhi mi sentivo più vivo che mai.
Con quegli occhi ci ho fatto l’amore più dolce e ci ho scopato come un animale.
Ho visto ansimare quegli occhi.
Li ho visti piangere per una vita che non volevi.
Per una vita che pensavi di non poter affrontare.
Li ho visti piangere di rabbia, di delusione.
Li ho fatti piangere.
Li ho fatti piangere anche quando ti ho fatto capire che quella fottuta vita potevi migliorarla!
Con quegli occhi ho sorriso.
Con quegli occhi ho litigato e per quegli occhi sono morto e rinato.
È tanto che non vedo quegli occhi, forse non li vedrò mai più.
Però li ho dentro e li porto con me.
Sono in un luogo segreto, tanto segreto che nemmeno io so dove sono.
E nei momenti più inaspettati mi tornano in mente e mi regalano una malinconica gioia.
Quanto amo quegli occhi, che poi sono gli stessi a cui non sono mai riuscito a dirlo quel “ti amo”.
Sono gli stessi occhi a lo cui griderei mille volte se li avessi davanti a me in questo momento.
Ma non ci sono, non ci saranno.
Sorrido.
Quei cazzo di occhi. – 30/01/2018