De Felice MAURIZIO

POESIA:

Dove quei sassi
nell’incerto cedere
guardano i tuoi passi.

Dove fili d’erba al soffiare
del vento dolcemente
Il loro profumo ti fanno sentire.

Un orizzonte, forse
un traguardo, dove il
tuo sguardo si perse.

Laggiù nell’infinito,

a guardar tramonti
quella voce hai sentito,

Richiami di un suono di cucciolo
a cercar madre in folti
cespugli per non restar solo.

Occhi che scrutano in tane
dai suoni forti a sentir
gioire un piccolo cane.

Accanto a te un respiro senti
di chi t’accompagna
a scacciar nubi dalle tue menti.

Una luce fioca c’è lontano,
ad indicar quel percorso
c’è il tuo fiuto e la mia mano.

Camminare camminare

A raggiunger quel traguardo
di una strada ormai nuda,
a cercar quel ricordo.

Vicina ormai è quella meta,
dove quell’oasi di pace ci farÃ
compagnia in una notte stellata. | sorgente: https://l.facebook.com/ – 04/01/2018

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Magro Angelo

POESIA: CARTOLINA DAL FRONTE

Contro il bailamme planetario
la cacofonia di suoni
la confusione pressochè totale,
scelgo il silenzio.
Una forma di lotta anacronistica
obsoleta,ma soprattutto civile.
Con la quale non si vincono campagne militari ne#039; si fanno
prigionieri o morti.
Per questo vengo deriso,
ma non mi duole.
Ok gente,passo e chiudo | sorgente: http://m.facebook.com/ – 04/01/2018

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Madonna Mario

POESIA: Riflesso

Porti le stelle in una pozza
la morte a Narciso e a me
i tratti di qualcuno che mi somiglia.
Pieghi all’indietro chi ti fronteggia in ogni momento
con costanza e decisione,
Anche io posso é la mia illusione. | sorgente: http://m.facebook.com/ – 04/01/2018

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Caliò Carnuccio Rosa

POESIA: Trappola in mare
Oh dolce mare,
mare splendido,
mare cristallino,
mare super profumato.
Oh dolce mare,
sempre blu,
mare incantato.
Oh dolce mare,
dolce, serena
e ammirabile oasi.
Oh dolce mare,
dentro di te regna la quiete.
Oh dolce mare, tu che ci fai toccare il fondale,
e poi risalire in superficie super freschi.
Oh dolce mare,
più passa il tempo e più il tuo splendido colore si spegne.
Non è colpa tua ma di alcune persone che vogliono distruggere
il tuo incantevole e immenso amore che provi per noi.
Oh dolce mare,
ogni giorno che passa,
non regna più la quiete e la tranquillità,
ma la disperazione e il grido di aiuto.
Disperazione e aiuto da parte
di uomini, donne e bambini
che cercano e vogliono cambiare vita,
allontanandosi dal loro paese in cerca di fortuna.
Oh dolce mare,
questa gente scappa dal disagio, dalla guerra
e decide di fare una traversata grazie a te per raggiunger isole e penisole
in modo da uscirne vincitori e felici di aver toccato la tua splendida costa.
Ma sanno anche che sarà difficile raggiungere il traguardo sani e salvi,
perché coloro che li portano da te fanno in modo da scatenare un vero e proprio inferno
dentro di te, facendo affondare barconi,
facendoti trasformare in una vera e propria trappole.
Una trappola in mare,
in modo da farli cadere dentro facendoli annegare o essere salvati,
per miracolo da uomini di mare che senza pensarci due volte
si buttano dentro di te per riportarli a riva
scossi, feriti, ma salvi.
Oh dolce mare,
spero che un giorno ritornerai a essere limpido,
augurandoti di splendere sempre più,
donandoti allegria, pace,
armonia e amore.
| sorgente: https://www.facebook.com/ – 04/01/2018

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Pagni Vittorio

POESIA: Spiegami cos’è l’amore

Combattere là fuori,ogni giorno,
affondare i denti smussati in carni dure
e calde come la mia,
come un bambino arrabbiato ,sbattere a terra
un giocattolo,incapace di rispondere al genitore.
Sbranarsi come cani in una fossa,
come bestie da circo,
per paura di mordere il bastone.
Vorrei dirle che col tempo c’ho preso
gusto, che mi fa sentire vivo;
tiene lontani pensieri più cupi.
Ma sa bene che ,
al calare della notte,
i vortici di artigli e schiuma,
le grida senza volto ,
le mani livide e scorticate del passato
non si presentano,
mi hanno abbandonato infine.
C’è silenzio,
tutto lo spazio al solo nemico che
valga la pena temere :
la paura ,come il dolore ,
non permette assuefazione.

Sa bene che non ho bisogno di lei
quando avanzo incespicando nel mondo,
quando affronto la limitatezza delle mie capacità,
tentando di ignorare quella dei miei desideri,
mentre annego la bestia dentro
un secchio di densa ,untuosa umanità.
Sa bene che è inutile cercare vera dolcezza nei miei sorrisi,
sincerità nei miei baci,
tenerezza nelle mie carezze.
Per questo si è comprata un cane.
Cosa la trattiene , quali catene le negano il passo,
quale prigione nasconde il gesto
che inesorabile attende la coda del treno?

Ella ha visto la fine della notte,
ha abitato il confine tremolante oltre il quale
anche gli incubi non osano spingersi,
per paura del sole.
Ha ascoltato i dolci sussurri mai dimenticati ,confusi
tra baci e lallazioni incerte,
ha visto danzare le stelle di carta
da un fondo di bottiglia ,
schiudersi un seme nascosto
nel cotone ,consumato le ennesime suole,
varcato troppe soglie
per l’ultima volta ,
Stretto troppe mani fredde e
ossute ,per l’ultima volta.

Ha impresso , ha provato,
valutato, giudicato , ferito ,
ingoiato vagoni di fantasmi
come lei chiamati alla danza nel sonno,
ma mai nessuno le ha chiesto
di andarsene,
sa che nessuno lo farà mai.
Per questo,
per quei quattro minuti al confine tra
il come e il perché ,
avrà pietà di questi
occhi scuri .

| sorgente: https://www.google.it/ – 04/01/2018

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Costabile Carmela

POESIA: La vita
La solitudine è come l’amore, arriva e poi se ne va
come un treno che è in stazione e poi se ne va
come una canzone che viene ascoltata e non gradita
come il vento che spazza via le vecchie foglie per aspettare le nuove
come il mare che dopo aver infranto le sue onde si quieta
come un bambino che dopo un lungo pianto accenna ad un sorriso
come una giostra che dopo irripetibile giri si ferma. – 04/01/2018

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De Felice MAURIZIO

POESIA: Maurizio 2017
Regalami una stella
Disse il cielo al mare: — regalami una stella,
il mare gli rispose: — tu ne hai tante
e accanto a te hai la più bella,
come potrei illuminare il tuo sorriso,
acquietar le parole che mi sussurrano le onde
a te che dai luce anche al paradiso.

Il cielo triste disse:— a soffiar cupo è stato il vento,
nuvole sempre più crudeli e fredde
vennero a coprir le stelle mie in un momento,
non posso più dar luce a chi mi aveva
chiesto d’illuminar quel sogno,
che nel profondo del suo cuor desideri riponeva.

Il vento sentendo le parole rispose al cielo:
— quel sogno che chiedeva la tua luce ormai
è appassito come un fior piegato nel suo stelo,
quegli occhi ormai non più vedranno
quell’anima di chi ha sognato quell’amore,
il brillar della tua luce quegli occhi non più avranno.

:—Siii urlò il cielo a brillar le mie stelle torneranno,
non si fermeranno ad un sogno mai rubato,
ad un sogno ormai svanito, un altro cuor avranno
ad aspettar quella luce saranno ancor più belle,
distendi sulla sabbia i tuoi pensieri, i tuoi desideri
si torneranno a brillar per te le stelle. | sorgente: https://l.facebook.com/ – 04/01/2018

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Mariagrazia Merante

POESIA: Vorrei stringerti ascoltando la pioggia che scende in 4/4 o 2/4 facendoti dimenticare del tuo malumore dettato dal mio fottuto carattere.
Vorrei leggerti qualcosa di mio per vedere l’espressione dei tuoi occhi.
Vorrei farci l’abitudine con te.
Vorrei entrare dentro la tua testa per proteggerti dalle paure che ti avvolgono e che riescono a realizzarti tramite una calma apparente.
Vorrei spiegarti la bellezza che sei anche se non è facile per circostanze indenni o soltanto perche hai la testa piú dura di un diamante.
Vorrei che mi parlassi di piú,senza badare a nulla,senza spaventarti del sangue nonostante tu sia circondata da squali,perche posso assicurarti e smentire ogni diceria: loro non sono attratti da esso.
“Io vorrei, non vorrei ma se vuoi.” | sorgente: https://form.jotformeu.com/pagine/bando-poesia – 04/01/2018

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Mariagrazia Merante

POESIA: Vorrei stringerti ascoltando la pioggia che scende in 4/4 o 2/4 facendoti dimenticare del tuo malumore dettato dal mio fottuto carattere.
Vorrei leggerti qualcosa di mio per vedere l#039;espressione dei tuoi occhi.
Vorrei farci l#039;abitudine con te.
Vorrei entrare dentro la tua testa per proteggerti dalle paure che ti avvolgono e che riescono a realizzarti tramite una calma apparente.
Vorrei spiegarti la bellezza che sei anche se non è facile per circostanze indenni o soltanto perche hai la testa piú dura di un diamante.
Vorrei che mi parlassi di piú,senza badare a nulla,senza spaventarti del sangue nonostante tu sia circondata da squali,perche posso assicurarti e smentire ogni diceria: loro non sono attratti da esso.
| sorgente: http://www.poetipoesia.com/ – 04/01/2018

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