POESIA: Senilità ( a mia Madre)
Eterea beltade nel viso splendea
mentre il limitar di gioventù cadeva
momenti sereni ignari del tempo scorrean festosi
e dolce la sera stanco di giochi e di risate sonore
coglievi lo sguardo di un amore immenso.
Chinavi la fronte sul grembo materno,
stringevi la mano che lieve guidava
incerti frammenti di un domani fumoso.
Sognavi di fate
castelli
di voli radenti
e boschi incantati,
il domani non ha senso
se non vivi il presente
e mentre donavi un sorriso
lenivi le pene di chi ti amava.
Dolci ricordi
di un tempo che fù,
ignoravi il cammino,
chi eri .. perchè,
ma nessuna risposta può essere certa
se la gioia che provi non è espressa.
Non sò perchè, se fato o scelta,
se dove sono son degno o mera fortuna,
mi basta il ricordo di un giorno lontano,
il sorriso radioso, lo sguardo tremante
di chi seppe darmi il tempo che resta
| sorgente: https://www.facebook.com/ – 05/02/2018
D’ONOFRIO ETTORE
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