POESIA: Si ode un pianto,
ad Auschwitz.
È il pianto di un bambino,
un bambino solo.
Un bambino ebreo.
Ma è notte,
i bambini ebrei non possono piangere di notte,
il loro pianto è fastidioso,
è un pianto ebreo.
Si ode un passo,
ad Auschwitz.
È il passo di un soldato,
un soldato senza pietà.
Un soldato tedesco.
È notte,
i soldati tedeschi hanno bisogno di dormire,
loro hanno il diritto di riposarsi,
sono di una razza superiore.
Si ode un tonfo.
Il pianto del bambino adesso non si ode più. | sorgente: http://www.poetipoesia.com/concorso-poeti-e-poesia/ – 05/02/2018
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