POESIA: Un filo di luce
su cui lasciar dondolare acrobati
in giochi della mente
fatti di piume e di corda,
e casette di legno
appese sui rami di querce secolari
per quella rondine
che torna e scorda ancora la primavera.
Un altalena
di quelle che cigolano nel parco
e danno l’idea del vento
e di quell’ultimo sorriso rimasto appeso.
Il fruscio delle foglie
e il tanfo di randagio e di libert�
sfuggita per un pelo
alla trappola di ciotole colme all’orlo.
Un filo di luce
con cui poeti e altri giocolieri di sogni
rammendano maglie
oramai troppo lacerate dalla vita
e rosari d’ulivo
sgranati da mani sporche di terra
umido di lacrime
e di ogni altro dolore che fa rifiorire.
Una lanterna
infondo ad ogni cortile o vico senza uscita
e falene notturne
che continuano a confonderla con il giorno,
mille giorni
o quel solo momento … cofanetto dell’anima
e una sola chiave
che apra alla brezza e tenga fuori la tempesta. | sorgente: https://www.facebook.com/ – 08/02/2018
tau alberto
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