Marano Giulio



POESIA: E FU SOLO PAURA

Scendo cautamente nella vacua bellezza primitiva della vergine atmosfera sottomarina; fluttuo in un silenzio ridondante, rotto

dall’Unico; Necessario; Personale; Respiro.

Sopra di me, riverbera lo scintillio del ricordo, il nido al quale definirò rimanendo al buio della nuova stella.

Scendo; Entro; Sogno; Ancora.
Nel profondo.

Il corallo mi riporta alla tana, banchi d’alghe fluttuanti verso il blu profondo, con me, perché ogni fiamma ha le proprie lacune ombrose.

Emetto minute bolle, copiose,
che come meduse, salgono sinuose.
Ogni riflesso è irripetibile.
Controllo il polmone, non trattengo il tempo che m’occorre per… ;
ma ora, ho la possibilità di sognarla. – 07/03/2018

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