Sciubba Matteo



POESIA: Fletto la luce
tra le pieghe della mente;
sbiadiscono i colori
nel ricordo del nostro posto:
una linea, un punto, la carezza,
un quadro.
La cornice del tempo
si riversa nella vita
confondendo i suoni
con i colori negli istanti vissuti.
Notiamo
tra i colori vividi dei ricordi
mai veramente esistiti:
il bianco, il nero, il vuoto
cancellano ogni sfumatura
lasciando macchie indistinta
a dipingere i nostri noi
nelle menti ormai distanti.
Dipingimi
come più mi vuoi
tacendo parole giustapposte
e sparse fingendole mai dette.
Sii tu l’artista
il mio capolavoro più grande
lo porto inciso sulla pelle
intarsiato dalle dita
sparse che dipingono
segni radi nell’anima:
Questa vita, questa storia
dada(ista)non la capisco:
passo,
indifferentemente la osservo,
la vivo come una mostra,
quando all’uscita
dimentico e lascio lì
appeso ad un chiodo
il quadro che ho amato,
lascio che chi passa lo contempli, lascio che non capisca:
– giudicante estraneo
che questa vita non capisci
ignora
i segni pesanti dei sentimenti,
confondi i gesti incisi
dietro l’aura delle forme,
cancelli il nostro
ineffabile modo d’essere,
cerchi parole
per spiegare l’indefinibile
essenza di ciò che nel detto
noi non siamo. | sorgente: android-app://m.facebook.com – 19/03/2018

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