Insinna Valentina



POESIA: Follia

Ed ho riperso il tempo
del mio vivere ramingo,
sola, vuota e stanca
il mio spirito vaga
verso l’oltre.
E valico il confine dell’usuale
lercia come un animale.
Nulla mi ferisce
eccetto il ghigno
che imbruttisce.
Fuori dal candido
e molliccio consueto,
ove lo spazio ed il reale
scolorano nel vano,
percorro barcollando
strade senza nome,
per porti senza moli
e navi senza vele.
Sospinta da un sordido malanimo
navigo ai bordi di un abisso
senza luogo e senza tempo.
Il sole abbacinante
impallidisce e sfuma
quando il mio bicchiere
vince ogni paura.
Nuova libertà s’accalca
e pressa al vacillar
dell’ultimo presidio
dun’io senza più scampo.
Dalla terra alle alte vette
volo e cado
nell’indifferenza
di volti senza sguardo.
Denti senza labbra
strappano le carni
ma nulla riuscir�
a contener lo slancio.
Lo strazio non ammorba
la speranza
d’una libertà sofferta,
aliena alle regole dei molti.

V.I. | sorgente: http://m.facebook.com – 04/04/2018

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