Verola Giorgia AVRAI



POESIA: Avrai mari da attraversare sulle barche dell#039;estate,
accarezzata dalla pelle d’oca del primo bagno ..
E ti stupirai nell’accorgerti che saprai restare a galla,
come ti ho insegnato.
Avrai banchi da spostare e maestre da salutare,
segnando su una parete i tuoi centimetri in più.
Avrai lavagne da consumare,
per cancellare il giorno vecchio e far spazio a quello nuovo.
Avrai binari da costeggiare,
correndo sempre più veloce, fino ad arrivare alle tue stazioni con determinazione.
Avrai muri da costruire,
e sarai pronta ad abbatterli senza la forza di nessun altro.
Avrai le luci dei lampioni,
che ti guideranno lungo il tuo cammino buio,
e pregherai per una luce.
Avrai gocce di pioggia, o di neve,
che bagneranno le tue guance rosa e i tuoi capelli fini,
nelle tue pazze primavere.
Avrai l’ingenuo rancore negli spazi nascosti
per chi avresti voluto al tuo fianco,
tutte le volte che il tuo pensiero volerà così lontano,
desiderando la semplicità dei doni di Dio.
Avrai i tuoi giorni liberi,
dopo infinite tabelline,
e arriverai a scoprire la gioia di una calcolatrice.
Avrai le strategie più segrete,
per copiare con la tua amica del cuore,
per sentirti sicura,
dopo aver studiato notti intere.
Avrai articoli da ritagliare e incollare,
sulle alte e robuste mura
delle tue infinite giornate.
Avrai nuvoloni e fulmini,
mescolati ad arcobaleni,
tutte le volte che guarderai lassù,
chiuderai gli occhi,
e gli odori dei primi amori ti avvolgeranno così stretta.
Correrai per raccontarmelo
e lo griderai per strada.
Avrai sassi da modellare,
crescerai,
e percepirài il peso della tua pura bontà.
Avrai scatoloni di coriandoli
da riempire,
Avrai arcobaleni da disegnare,
sotto ogni tuo cielo,
e imparerai ad amare.
Avrai la forza di una Dea,
per proteggere gli alberi della tua vita.
Avrai fiamme da spegnere su una torta al cioccolato.
Esprimerai il tuo desiderio,
uno vecchio,
uno nuovo,
ma ci crederai ancora.
E quando tutti prenderanno posto,
in attesa del gran spettacolo,
quelle tende rosse si apriranno,
e io sarò lì, a mostrarti il miracolo.
Il miracolo della natura,
Il miracolo della vita,
Il miracolo di una donna
Il miracolo di una madre.
E mentre reciterò questi versi,
sarai lontana miglia e miglia,
chiamerò il tuo nome e scriverò
“A mia figlia”.
E a te,
devo tutto.

| sorgente: http://www.poetipoesia.com/ – 04/04/2018

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