Lucariello Paolo



POESIA:E NON BUSSO ALLA TUA PORTA
E non busso alla tua porta
che è troppo carica di ricordi
so dove abiti ancora nella mia mente
probabilmente mi hai dimenticato
o ti piace pensarlo, non lo so.
Ma io ricordo, gli attimi rubati al tempo
quando bussavo alla tua porta
e tu mi accoglievi con quel sorriso da bambina
che anche se avevo avuto una giornataccia
tutto era sereno, come il tempo dentro e fuori
e quando andavo via, era il vuoto ad ogni gradino.
E non busso alla tua porta
che è troppo consumata dalle mani
dalle bussate nascoste, illegali, rubate
ai tuoi genitori, agli impegni, agli spazi di vita forzati
due incoscienti a cui non importava nulla
vivevamo della giustizia degli anarchici e dei santi
e tutto era al suo posto, nei nostri oggetti persi
nel lasciarci traccia, nella nostra ingenua rimembranza
di letti sfatti, scuse inventate, e libri aperti a caso
per giustificare un amore nato a caso, per tutti sbagliato
il più vero dei possibili, ma che ne sanno loro.
E non busso alla tua porta
che troppi litigi ha chiuso alle spalle
per cambiare, rifare, senza che niente potesse bastare
l#039;amore sfacciato, il destino avverso, le fughe nascoste, le cene
quando ami più di quanto comprendi, senti di doverlo fare
e ci siamo amati anche troppo, come se fosse abbastanza
per non bruciarsi, per non dosarsi, tanto da non bastarsi mai
poi sono arrivati i problemi, i ritardi, le voci alte
e non ho mai capito come potessimo finire proprio noi
che ci siamo scambiati lacrime, sangue, segreti e parole
senza mai dare per scontato uno sguardo, un particolare.
E non busso alla tua porta
che probabilmente non ti troverei più
ed è per me la sconfitta più grande, non saperti lì
senza il tuo sorriso da bambina, vestita da donna
aspettando chissà chi o cosa, che non sono io
il tempo passa e ci cambia, spesso del tutto. – 20/05/2018

Please follow and like us:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.