Vespaziani Giovanna



POESIA:Femminicidio

Urlo
come richiamo d’inferi
lacera la carne
esposta al dolore
trappole arrugginite
fendono abbracci
che nutrono l’ego
di marmorea resistenza
e percuotono un eco
frammentata in lamenti
a lapidarie parole
lividi nell’anima
innalzano inutili barriere
a voragini di spudorati
sentimenti
ghigno letale
si mostra alla mano
che offende
lo stupore si confronta
con la morte
annega nel rosso fiume
della stessa vita
malato il tempo
dell’amore carnefice
si placa
nel tormento del terrore
l’urlo tace
nella consapevolezza
della fine.
– 20/05/2018

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