sanna zaccaria



POESIA:siedo su una sedia di vimini,
mille dita di paglia mi sorreggono,
volgo lo sguardo al vespro
dall#039;ombra del mio portico rialzato.
il tramonto preannuncia pioggia
e ricordi sfuocati
e io da dietro le colonne della veranda
guardo le piante lebbrose
del mio cortile fatiscente
mangiate dai vermi e da desideri irrealizzabili
un solo fiore emaciato
cresce tra le gialle zucche.
un solo fiore pallido attira
un calabrone poco esigente.

dio ci parla con il volo degli insetti.

un serpente di pece
scivola nella terra cieca
come il dito di una strega africana

il diavolo ci parla attraverso le porte che cigolano.

aspetterò la sera
quando le ebbre falene,
infatuate della morte
salteranno nella danza macabra
della fiamma della candela,
che sta sanguinando cera
sul piano ruvido
del vecchio tavolo da esterni.

speriamo che non piova,
cosi posso vedere le stelle – 21/05/2018

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