Bruno Marcello



POESIA:Ultime dichiarazioni:

Sono sicuro che non resisterei
alla corte di quelli per bene.
Là le donne non sono granché,
Il vino non è mai fresco,
la musica è solo jazz.

Sto molto meglio quando nel bagno
nudo e in totale assenza di forma,
leggo un libro su Magellano
e resto seduto sul cesso
fino ai formicolii.

O quando nel mare del letto
mi agito tutto il tempo
pensando al mio vecchio unico amore
(sarò malato secondo Voi
se questo effetto mi fa?),,

O quando vado da Raffaele
nel cuore di “Cirenaica”; *
mangio crostini fumanti,
terrine di formaggio fuso,
e gioco a “mariaccio” con gli imbianchini. **

e se qualcuno ci prova,
a farmi una reprimenda
“che razza di uomo sei,
duro e insensibile porco!”,

non sa che soddisfazione!
che bello su tutto il mazzo
mettere il carico da 11!,
irriderne la dabbenaggine,
la fede solo superstiziosa
il solidarismo coatto
l’ecologia a tutti i costi
(e mi fa schifo il suo divano!)

Ci vogliono provare sempre
a cambiarti (per migliorarti)
per renderti più sociale
più uguale a tutti gli altri.

Perché questo è il problema vero:
come è possibile avere a che fare
con uno come te?
che mangia alle 5 del pomeriggio,
non ha nemmeno il congelatore,
(pensa a come ti sarebbe utile!)

passa giornate in casa,
guarda sempre la televisione,
ascolta solo bossa-nova.
Che ha passato giorni tristissimi
con propositi suicidi
quando hanno tolto il “sumo”
dal canale sport di sky.

E se gli chiedi per chi vota
o quale culto professa,
dice di essere sionista
e di adorare Jemanjà,

che vuole mangiare la carne
semicarbonizzata,
“la tartara e il filetto al sangue
Ficcateveli nel……”

che ha solo calze spaiate
(ma sono tutte blu)
e l’ultimo pezzo di ciambella
l’ha mangiato nel 79.

E a Michele il portinaio
che mi invidia la vita
e non capisce perché Lui no,
mentre io giro in Lancia Thema (usata),
rispondo:
“perché io so
chiedere il pane in cinque lingue,
so dove giace Atlantide,
chi ha scoperto il Brasile,
che cos’è l’entropia,
dove cercare Antares,
come si forma un accordo di sesta,
come risuona un Sitar,
a cosa servivano le spezie,
come si legge velocemente,
come si memorizza,

e so quindi molte poesie,
l’Iliade e l’Odissea,
l’incipit dell’Eneide
e l’appello della mia prima media.

E’ Don Giovanni d’Austria,
(il vincitore di Lepanto
a soli 23 anni)
il mio eroe preferito,

e Giovanna la pazza,
figlia di Ferdinando
e di Isabella di Spagna
madre di Carlo V,
fu per me la più sana.
Amò forse un po’ troppo
persino il marito morto
e per 2 mesi buoni
se lo tenne nel letto
e non si lavò più.

E quando deciderò di andarmene
sarà facile la scelta
di dove andare a finire:

Me ne andrò a Pasàrgada
dove abitava Manuel,
in una casa di legno
e di tronchi di bambù.
Li non c’è niente da fare
non sottolinei il calendario
non frequenti lavanderie
ne mercatini rionali,
ci sono puttane bellissime
che dicono sempre “ti amo”,
la posta non arriva
anzi non è mai arrivata,
gli islamici non esistono
(sono stati tutti ammazzati),
le lucertole entrano in casa
come le stelle di mezzanotte,
si fa volentieri a cazzotti,
si beve succo di açaì
si gioca a scacchi con Capablanca,
si sente la radio 3 volte al mese,
i matrimoni sono malvisti,
ma sono apprezzate le buone azioni.

Il re di Pasargada è un enorme ciccione,
esce di casa solo se piove.
È giudice, sindaco, ambasciatore,
fa il calzolaio e il predicatore,
fa un’eccellente fejoada
si inventa i nomi delle strade
vede gli spiriti e le sirene,
gli vogliono tutti bene.

E’ questo il posto dove voglio finire
ce la farò? (mi chiedo)
o morirò prima?
o diventerò ricco
per una vincita al lotto
e cambierò idea
come ho fatto altre volte?,
e per nulla pentito
me ne starò in salotto
a tagliarmi le unghie,
a sentire canzoni,
come hanno fatto tutti
compresi i bravi e i buoni

e se vi sembro strano
me ne sbatto i coglioni!!!!!!!!!!!

– 29/05/2018

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