POESIA:Estate
È notte
Il buio si espande
I cavalli masticano
E appena si scorge brusio di fieno
I grilli intonano gli estivi canti
L#039;acqua vivace scorre
Un cane lontano
A tratti si fa udire
È notte
Ed il buio si fa luce
Tra piccoli echi sonori. – 21/06/2018
POESIA:Guardo l’immenso, specchiando la mia anima, inquieta in piccoli spazi d#039;azzurro tra nuvole multiforme mentre con bizzarria si muovono in una metamorfosi di colori, che con riflessi di sole nascosto, che attende la prima occasione x allungare i suoi raggi caldi e così che riscaldi il mio cuore,e…. l’amore ritorna ad amarmi – 21/06/2018
POESIA:Fantasmi
Il ridondante rumore del silenzio che si mischia all#039;inesorabile voglia di confusione umana
viene placato per alcuni istanti dal silenzio creato dal rincorrersi e superarsi dei pensieri
che
sparsi nella mente
la innondano
di mere trasposizioni
create per creare
per crearsi…
per vivere
proiettate nello specchio…trasparendo se stessi e non il “dentro” se…
Quando
All’improvviso frantumatosi, i vetri si ritrovano a “galleggiare” nel mezzo di una pozzanghera, tra sangue e sudore, vomito e felicità…. “pezzi” dimenticati ad un angolo di strada di vite altrui
Mentre tre fantasmi appaiono
donando
pace, tranquillità, amore…
Chi sarà il vincitore?
– 21/06/2018
POESIA:E penso piuttosto, che non siamo quel che siamo, quanto ciò che vorremmo essere
I nostri desideri, le nostre più intime aspirazioni
Definiscono la nostra essenza, più di quanto non facciano le nostre azioni
E penso, piuttosto, che siamo nient’altro che caricature; brutte copie mal riuscite di onorevoli intenzioni – 21/06/2018
POESIA:Papà…..crescevo senza una carezza …senza un abbraccio…di te mi mancava tutto…eppure ero lì..vicino a te…forse ero diverso…molto più sensibile …diverso…molto più fragile …diverso….ma pur sempre tuo figlio…che oggi ti perde x quel male incurabile..E che per non perderti prega dio ogni giorno per salvarti…Dio salva mio padre che è diverso da tutti i papà – 21/06/2018
POESIA:Bullismo.
Eppure dovunque tu nebbia
Arrogante mi perseguiti
Esanime,imbevuta di miseria,
Come in un naufragio innata mi affondi
Ora grigia e fosca e nera
E ora brillante,libera,vuota.
Tu
Ghiotta delle maschere dense ma volubili dell’uomo,
Sei la neoplasia della vita
Una vita stritolata.
Scorgere
Un mondo nitido
Il nefasto cosmo,
Nervosa e irritata e sfinita e libera
Vuota
Fronteggio la tortura
Un’inondazione di livore
Un astio crescente violaceo scorre nelle vene
Mi perfora l’anima
E logora la pelle lisa
Consumata dall’oscenità dell’ossequio al rosso
Un rosso sanguinio e rovente e assiduo
Strascicato nel tuo ghigno esaltato.
Ma come placare questa tua sete?
Questa sete di grida e di tormenti strazianti :
La tua angoscia dolorante dell’essere polverizzato
Domina un’esistenza penosa, stagnante.
Si consumano gli occhi guardando l’orizzonte
Immaginandolo
Senza ostacoli e senza paura
La libertà è dolce
Quando è vera,
Pura. – 21/06/2018
POESIA:NOTE D’INVERNO
Un fo per la pioggia, che tutto annaffia,
Un re per il vento, che con i suoi soffi risveglia i rami.
Do un mi alle foglie, che ormai son cadute,
ed un mi alla neve, che si deposita sui rami.
Un sol per quel gufo, che canta solitario;
un la per colore che vanno il letargo.
Finisco per dare un mi, anche a quella vecchia coperta, che copre e scalda, in una notte d’inverno – 21/06/2018
POESIA:Le parole che potrei scrivere
Le parole che potrei scrivere
dolore di chi si sente tradito
nel corpo e nell’anima
paura di scoprire
quell’alter ego
così diverso e mai immaginato
trapunta da mille spilloni lucenti
scintillanti nella luce fredda
che illumina le rosse piccole stille
E#039; la molle ignara carne
le membra svilite, negate a se stesse
offeso il cuore e triste in solitudine
Il volo leggero delle carte da gioco
che, cadendo, mostrano il segno
del loro destino
nel mosaico d’incastri di possibilità – 21/06/2018
POESIA:Come aggiustare qualcosa senza vederne le crepe?
In continua attesa
In corsa per un treno che non ti lascia mai salire, che va troppo veloce e che non puoi fermare
Fisso un riflesso che ormai non mi appartiene, mi aggrappo a fantasie che non mi lasciano dormire
La mia ancora nel buio della notte
Il mio tormento al sole, che illumina ogni ingannevole utopia – 21/06/2018
POESIA:?
Sono la distanza
tra le labbra degli amanti
brucio
senza consumarmi
e senza consumare;
il silenzio prima dell’applauso
o l’attimo seguente
l’appuntamento di un
trapezista
Sono il futuro
che indietreggia,
la voce che si perde nell’eco
o forse
la voce
di un altro
Questo io sono:
la rosa offerta da uno sconosciuto;
Ruben Campini – 21/06/2018