Colletta Davide



POESIA:IL BAMBINO ALLA STAZIONE

La luce del lampione è lacrimosa e prepotente
Afferra e succhia le anime dei passanti inebriati dall’apparir del vero
In mezzo al sordido buio.
Ciò che non comprende invece
È come quell’ombra incollata a terra
Possa sfiaccolargli affianco
E non reagire ai più infimi segnali.

Io non sembro che un’anacoreta
E fingo di non arridere con benevolenza
Al ragazzino che indica fremente il fondo dei binari.
Ognuno è venuto qui
Portato da una nostalgia, dai falsi idoli di fuga
E sta più volentieri di fronte a mezzo litro di vino
Che all’attendere bruciante di un cammino da cercare.

È impossibile eppure accade
che quelle dita smaniose, quegli occhi veggenti
Vivano unicamente nel mio cuore
Che quella melodia divina metta radici segrete nel mio petto.
Sono immobile e accolgo solamente nello spirito
l’implodere del treno appena giunto,
la scrittura dell’ancestrale e grigio cielo.

Quel bambino felice del rumore appena iniziato sono io
Che cerco sopra le macerie della vita
Il senso sfarfallante di ogni sorriso
– 18/06/2018

Please follow and like us:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.