la cognata giulia



POESIA:Una notte umida…che sapeva di miele e di fiori bagnati da acqua piovana di fine estate.
Una madre, una figlia e una convalescenza lunga….dolorosa, ma che in quanto tale, in quanto attesa alla “rinascita” e non alla fine, o al nulla, alla morte, ma solo attesa a quello che con pazienza la vita avrebbe dato ancora, riusciva a fare stupire della bellezza e dell’armonia del mondo, nonostante questi recentemente sembravano volersi immettere in una guerra, la più spietata delle guerre, rendendosi insopportabili agli occhi e ancor di più alla mente di quelle due figure. Ma l#039;aria era dolce quella notte e la speranza tutta nelle stelle, cosicché stanche ma felici dei progressi e dei ricordi dell’eterna e calda estate, fatta di sale, mare, musica e soavi cose, le due figure unite…continuavano la loro passeggiata “nuova”. Si infondo, era tutto nella loro mente, nessun “gesto contro”dal mondo, nessuna voglia da parte di forze soprannaturali voleva abbattere la loro anima, farle stancare così tanto, ciò che la malattia direttamente e indirettamente nel cuore materno aveva fatto patire ad entrambe, era solo capitato e non era colpa di nessuno, anzi presto tutto ciò si sarebbe placato…quanto meno la lunga ripresa non si sarebbe più tenuta in una triste, vuota e asettica stanza di ospedale. Si incamminavano tra quel giardino di casa che da anni vedevano e attraversavano, ma che in quel momento appariva nuovo, magico, incantato. Era un richiamo di amore nostalgico, era un invito al non arrendersi, un giardino, un cielo, una vasta natura…diversa da prima… fatata e forse più gentile, le accoglieva a casa e al tempo stesso le accompagnava verso il “nuovo viaggio”….. in cui il tutto si presentava armonioso come non era mai stato, sapeva di miele e di fiori, di rugiada e di sogni che presto sarebbero nati, di cose che nonostante le avversità si sarebbero superate. – 19/09/2018

Please follow and like us:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.