Sammarco Maria Teresa

POESIA: Canone in-verso

Uscita da scuola.
Sempre.
Alla stessa ora.
Dal finestrino dell’abitacolo
con lo sguardo catalizzato verso la piazza del paese.

Sapevo ch’eri lì
e
di giorno in giorno,
con i miei occhi fulgidi,
ti aspettavo.
Carrellavo la tua apparizione
come un operatore
dentro un film.

Io piccola e già così matura.
Tu adulto eppure così bambino.

Sempre.
In piedi.
Di lato.
La testa incassata
spalluccie al ‘nulla’
rigida in quella posizione
forma innata della tua consistenza.
Occhi all’asfalto
dritti in quel vuoto
a ben vedere
un mondo popolato.

Ricorderò sempre il giorno in cui
la carrellata fu più lunga del solito
rallentata
Un sole accecante si abbatteva sull’inverno
mese in comune
Tu.
Sempre di lato
In ‘attesa’ del mio passaggio.
In protettiva auto.
Appena dentro la mia visuale
un rivolo scrosciante ti per-corse i pantaloni
tra le gambe.

Non c’era solo dicembre ad accomunarci.
E il suo sole.
Mi avevi permesso di perlustrare con le orbite
la situazione

Tutto continuava
Tutto era normale
La gente ti attraversava

Ero solo una bambina

Scrissi di te
E del tuo rigagnolo improvviso
nel primo componimento di valore che ci fu richiesto.
Alle medie,
qualche giorno dopo.

Leggendolo
la prof.
finì per tacciarmi
di dramma.
Il solito, sosteneva.
Correzione freudiana di comportamenti
‘disomogenei’
rispetto
canoni consueti.

Ti attraversava anche lei
come gli altri.

Non le ho dato ascolto.

Quando son lì per scrivere
è la tua immagine che fa la sua apparizione alle soglie della mente

Sei stato il primo canone inverso, in versi, dei miei pensieri
Non smetterò mai di credere
che quelle parole ‘tragiche’
cogliendoti in mano
‘bambina’
ti abbiano salvato.

Caro signor Antonio
all’oscuro di avermi elargito questo dono
mi hai insegnato ad essere
fedele
sempre
a ciò che sono
| sorgente: https://www.google.it/ – 19/12/2017

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Mannino Vincenzo

POESIA: Siamo solo carne.
Con tali parole mi torni in mente, con il tuo scetticismo ma veritÃ
cogitar mi fai dell’identità mia
uomo dritto ormai verso la follia
solo nei suoi giorni ciò che merita
vive, se medesimo dubbiamente.

Siamo solo carne.
Dal primo al penultimo respiro,
esistenza indesiderata e
finale precocemente atteso
sul finir dei giorni, giunto il vespro
l’ultimo segno  inevitabile
fa ora te scarto,mai esistito.

Siamo solo carne.
Niente più, se non attimi sì brevi
che di ciò aumentano il valore
carne decomposta in poco tempo
che occlusa nel crepato cemento
ha già dimenticato il clamore
dei parenti e loro sentimenti.

Siamo solo carne.
Divorata precocemente dalla
stessa terra, culla e giaciglio suo
segno di grande indifferenza e
dell’esiguo valore posseduto
solo come carne abbiamo vissuto,
come pezzi di carne sotto il suolo.
| sorgente: http://www.poetipoesia.com/contatti/ – 19/12/2017

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Krezel Anna

POESIA: Canto
Il cuore canta:
metti il tuo silenzio
metti in pace l’amore perduto
metti la vita che sveglia la propria sinceritÃ
e il cuore canta.
Canta verso le stelle. | sorgente: https://www.google.it/ – 19/12/2017

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Ventisette Giulia

POESIA: Dove giocano oggi i bambini di ieri
Hanno avuto l’esempio per il loro domani
Hanno in mano i fucili dei soldatini
Soldatini di carta, caduti ammazzati
La loro missione: diventare soldati

Dove dormono oggi i bambini di ieri
Hanno perso la madre per un pugno di zeri
Assegni coperti da delitti taciuti
È l’incasso di un’ora senza contributi
E non spendono lacrime per chi sono stati

CON UN BICCHIERE DI WHISKY CANCELLANO I LORO REATI
CON IL CUORE DI GHIACCIO RINFRESCANO I LORO PALATI
CON UN BICCHIERE DI WHISKY SCORDANO TUTTI I PECCATI
CON IL CUORE DI GHIACCIO…

Dove mangiano oggi i bambini di ieri
Cresciuti, ingrassati sui loro divani
Bocche riempite alla mensa dei cani
Rimorsi e intenzioni chiusi dentro gli armadi
La sorte dei figli affidata a 2 dadi

Dove ridono oggi i bambini di ieri
Hanno sguardi da statue attenti ed avari
Nella notte in silenzio si fanno favori
Testimoni pazienti del nostro timore
E il Diavolo ormai è diventato un Signore

CON UN BICCHIERE DI WHISKY CANCELLANO I LORO REATI
CON IL CUORE DI GHIACCIO RINFRESCANO I LORO PALATI
CON UN BICCHIERE DI WHISKY SCORDANO TUTTI I PECCATI
CON IL CUORE DI GHIACCIO…

Ma in punto di morte non sanno che fare
Hanno già visto tutto ma temono il gran finale
È tardi per tornare bambini
Non hanno la forza di quei soldatini
Soldatini di carta caduti ammazzati
Negli occhi il disprezzo dei loro nipoti
Che sanno giocare, non saranno soldati
Non saranno soldati – 19/12/2017

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krezel Anna

POESIA: Le conchiglie sabbiose nel mare,
coccolate dalle onde verso il cielo,
cielo che mischia tutto questo nostro amore | sorgente: https://www.facebook.com/ – 19/12/2017

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Pagani Edgardo

POESIA: EMOZIONI

Prima un alito
poi un soffio,
una leggera brezza
una carezza sul viso
un timido sorriso ed una lagrima scende sulle gote e le bagna dandone luce e splendore… | sorgente: http://www.poetipoesia.com/ – 19/12/2017

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PEPE MONICA

POESIA: Fate che accadano tante cose insieme

che tanti esseri si amino

che tante stelle sbuchino dalla seppia del cielo

che tanti bicchieri vivano di una luce riflessa

nei sorrisi ubriachi degli amanti

che tanti corpi ridano con le mani

dei misteri rubati dagli altri
| sorgente: https://www.facebook.com/ – 19/12/2017

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BELLOMO LUIGIA

POESIA: Sogneremo ancora
Chi potrà mai impedirci di sognare?
Stanotte lo abbiamo sentito dal mare.
Davanti a noi l’acqua scura
impercettibilmente mossa dal luccichio delle stelle
ha mutato il vuoto delle mie parole
in palpiti di gioia.
La gioia si è fatta musica
e la musica ci ha fatto sognare.
Il sogno inizia cedendo al potere
della musica che tu componi
per me e con me.
Qui, davanti al mare,
ogni volta che ci ritorneremo,
la tua canzone prenderà il volo
e sogneremo ancora. | sorgente: http://www.poetipoesia.com/ – 19/12/2017

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Santoriello Francesco

POESIA: Ho fatto un patto col Diavolo,
ho ceduto la mia anima per te,
contrattammo seduti ad un tavolo,
sorseggiando in amicizia un buon the.

Lui mi chiese curioso i dettagli,
io silente e più freddo che mai,
gli proposi di cancellare i miei sbagli,
e di getto furente firmai.

Soddisfatto ripose il contratto,
io imperterrito continuai a sorseggiare,
e contento dell’avvenuto misfatto,
spensi il cervello e cominciai ad amare.

-Raffaele Ivan Aguzzo, poeta commercialista. | sorgente: http://m.facebook.com/ – 19/12/2017

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Fonsmorti Vanda

POESIA: Incastrata dentro una bolla…
Volevo scappare…cercavo invano una fessura…per volare..
Ma nulla di ciò fu così soave…
Allora stremata…iniziai a guardare…le stelle mi brillavano..eppur mai….riuscì a notare…tale bellezza quasi irreale…
Notai pure la gioia che saltellava…nei passi sferzosi…dei giovani sposi…
Era qualcosa di molto normale…ma solo dietro la bolla la vidi speciale…
Pensai…vorrei soltanto poter fare quello che ogni giorno si può realizzare …eppur nessuno riesce ad apprezzare….
Pensare che sia dovuto è davvero anormale…
Apprezza la vita….mi dissi…e gioisci…
L’essenza del tuo profumo di vera vita…sarà la tua incredibile scoperta….ed imparerai…ad amare…alla fine…
Anche te stessa!!!!! – 19/12/2017

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