POESIA: Come duopo e solito dirsi,
soave e mistico,
il mio animo danza tra le anguste ombre
di questa triste scena,
che ingenua non si cura del suo colorato sorriso,
mascherato dal volto del mostro della platea. – 18/01/2017
Autore: webadmin
Emma Troiano
POESIA: Penso di poter non pensare
Ma il mio pensiero pensa
Incessantemente
Vorrei parlare ma le parole
Perdono suono
E chi mi sente è sordo
Così il pensiero parla
E le parole non sono altro che
Pensieri – 18/01/2017
Eneida Koraqe Eneida
POESIA: VITA MIA .
Vento , vento svolazza via tutte le mie inutile paure .
Io adesso desidero solo vivere questo unico istante .
Lasciar vibrare il mio corpo come le corde di un vecchio saggio violino .
Vieni dolcezza di pollini nuovi ,
appoggiatevi sopra la mia anima arrugginita e datemi il sollievo dovuto .
Finezza del pensiero non diventi più cosi ostile e assottigliata ,
il mio corpo adesso non ha più bisogno di te ,
ma di tutt’altro .
Forse un semplice raggio per scaldarmi ,
o dei colori variopinti per riempire i miei vuoti occhi antichi,
o forse niente più .
Una barca invisibile mi aspetta da molto tempo su quel molo d’amore,
nei miei più lungimiranti pensieri lei viaggia da sempre sola , e sempre più lontana.
Ed in un tratto incredibilmente mi sento amata .
Lei sola mi vuol portar via , da tutto ciò che vecchio suona ormai.
Lo è dentro nei miei pensieri , lo sento quando sale fin alla gola ,
è calda e piena di dolci aspettative .
Attimi di gioia pura venite a me .
Siete l’unica certezza di questo che io adesso voglio .
Saziate insaziabile , che da tempo si perpetua senza trovare quella scia di luce bianca ,
quasi invisibile sulla via Lattea .
Cosi tanto desiderata dentro alle mie più profonde viscere .
L’ingenuità e purezza , purezza e ingenuità .
Sensibilità , delicatezza , di un animo violino vecchio e vibrante .
Ecco cosa mi sento , in quest’istante .
Tu che da sempre ti sei nutrita dentro i miei sogni ,
per far bello la realtà a volte troppo appiattita nelle giornate umidi di un novembre che non passa mai .
Adesso lo senti , di nuovo lo senti , di nuovo fiorirai .
E a volte non servono le primavere , accade , lo so , lo sai.
Tu si che sai capire ne profondo ,
perche mentre sognavi il sole che ti scaldava la palpebre trasparenti scolte dal vento,
e il leggero cielo infinito che ti filtrava ne i tuoi grigi, pesanti polmoni ,
leggermente tu di nuovo scivolavi felice verso il profondo mare .
Perché da li arrivavi e ti nutrivi , VITA MIA .
Ecco perché , per te gioire e morire , è quasi la stessa cosa .
Eneida .
– 18/01/2017
Luiza Chelaru
POESIA:
Mi abbandonerei al tempo
Delle nostre memorie stanche
Delle nostre ferrovie di ideali
Per capire all’ origine l ‘uomo che cos’è
Mi abbandonerei al vento
Degli opinionisti vari
Su massacri e differenze culturali
Per capire all’ origine l ‘uomo che cos’è
Mi abbandonerei al gelo
Delle nostre violenze
Che ci rendono uguali
Per capire all ‘origine l’ uomo che cos’è
Mi abbandonerei al buio
Delle mediocrità sociali
Che uccidono il pensiero
Per capire all’ origine l ‘uomo che cos’è
Mi abbandonerei alla forza
Dell ‘ultimo archibugio
Che fa sentire protetti
Per capire all’ origine l ‘uomo che cos’è
Mi abbandonerei alla follia
Degli inquisitori giusti
Che han deciso la morale
Per capire all’ origine l’ uomo che cos’è
Mi abbandonerei al vuoto
Di chi si riempe con tutto
Pur di non farsi ingoiare dalla voragine dell io
Per capire all ‘origine l ‘uomo che
Mi abbandonerei alla guerra
Ora che sento il vuoto
di questo nucleo d ‘illusioni
Che non bastano più
Ora che ho filtrato spazi imposti Per scovare adeguatezza
Ma nelle menti nostre
Ci son frantumi di principi antichi
Mi abbandonerei al nulla
Immersa nell ‘esistenza
Degli uomini che non ci sono
Eppure all’origine
L’ uomo
Che cos’è
– 18/01/2017
Davide Brandi
POESIA: HO PROVATO
Ho provato a cancellarti
come onda che carezza la riva
e rimodella la sabbia.
Ho provato a nasconderti
come nuvole che coprono le stelle
e spengono le luci della notte.
Ho provato a dimenticar il tuo nome
come smemorato che ha sepolto il passato
e barcolla inerme nel presente.
Ho provato e poi riprovato
ma la tua anima è rinchiusa nel mio cuore
e non ho chiavi per liberarla…
– 18/01/2017
Renato Bocchino
POESIA: C’è una voce dentro di me,
questa voce forse altro non è,
il silenzio della campagna,
il sole prima della pioggia che la bagna.
Ricordi che si accavallano indelebili,
come picchi alti e valichi inaccessibili,
la tua compagnia allora mi onorava,
ero ancora un bambino per me il tempo non passava.
I colori accesi d’arancio e di rosso brillante,
che gioia al cuore donavano a me piccolo brigante,
era difficile svegliarsi la mattina presto,
anche se oggi non sarebbe più lo stesso.
Passeggiate dentro il bosco in tua compagnia,
con il verde tutto in torno che non andava più via,
quando ci penso a volte divento triste,
mi guardo in giro ma tutto ciò ancora esiste.
Quei luoghi li abbiamo lasciati li,
tremendamente soli ogni giorno dell’anno ogni di,
quello che qui non c’è più,
sei tu papa con tutte le tue virtù.
Di tempo se n’è sprecato tanto,
le incomprensioni per noi a volte sono state un incanto,
ci si scontrava forte con le proprie ragioni,
ma poi si capiva e non erano più nostre prigioni.
Il dialogo alla fine non è mai mancato,
come potrebbe esser accaduto,
eri una persona cosi speciale,
il parlar con te era a dir poco particolare.
La tua presenza è quello che ora mi manca,
di fronte alle difficoltà mi facevi da spanna,
proteggendomi sempre e comunque,
nonostante il mio camminar mi portasse ovunque.
Forse ora l’unica consolazione che mi resta,
è quella di poggiar sul tavolo la mia testa,
ripensarti attraverso i ricordi cosi indelebili,
per sperare che un giorno o l’altro tu ritorni.
Di te comunque è rimasto tanto,
i racconti di mamma dopo che ha pianto,
l’emozioni che nel pensarti sempre avverto,
qualsiasi cosa faccia sia se sto in piedi che se sono a letto.
La mamma che con te ha diviso i suoi risvegli,
ma non solo l’unica con cui tu ancora parli,
continui a farlo con me ed i miei fratelli,
che non sono altro se non tuoi piccoli alberelli.
Solitamente a chi perdiamo con la morte,
ci rivolgiamo spesso per chiedere una buona sorte,
per me papa tu ti sei solo allontanato,
ti stringerò forte quando sarai tornato. – 18/01/2017
Francesca Tonucci
POESIA: Scusa ma…mi è rimasto impigliato il pensiero sulla curva del tuo sorriso;
Ora vivo con necessità e desideri mischiati a caso con i tuoi. – 18/01/2017
Maria lucia sale
POESIA: Vorrei che la mia vita,fosse perfetta come la tela di un ragno, precisa e resistente ad ogni intemperie. Che possa portarmi il mio cibo, essenza vitale. Vorrei essere paziente come lui, e godere di ciò che la vita ti offre. Vorrei poter provare il piacere di condividere tutto questo con te. – 18/01/2017
Antonello Nigro
POESIA: Mi piace pensare
che durante quel tuo viaggio in Toscana
la torre si sia inchinata al tuo passaggio
e Afrodite, logorata dall’invidia,
non le abbia dato il tempo di finire. – 18/01/2017
Andrea Luca Zaccone
POESIA: Parole sussurrate.
Parole sussurrate in uno scambio di emozioni
Fiducia nelle parole e nei gesti
Riempiono i giorni di felicitÃ
Riempiono i vuoti del tempo
Parole sussurrate
Riempiono la vita di meraviglie
Infondono coraggio
Esprimono veritÃ
Andrew Zack – 18/01/2017