POESIA:~L’alba di uno spirito~

Per quanto tempo
si può dormire
da svegli?

Quanto a lungo
può un’anima
rimanere nuda e muta?

Si muove tutt’intorno
una tempesta quieta
di grigio malcontento.

Lacrime invisibili
sgorgano da occhi
avvolti dalla nebbia:

se solo sapessero trovare
parole al loro eterno tormento,
ragione al loro incolmabile vuoto!

Troppo spesso
l’animo umano, ingenuamente
dalla bellezza s’allontana

smarrendo la calda
e chiara luce
dell’amore;

e come chi a lungo giace
nel buio delle tenebre
così, non sa più vedere.

Cristina Borrelli – 30/05/2018

POESIA:30 dicembre 1988

Nella fretta di andar via,
mi negasti l’ultimo,
triste sorriso.
Ai tuoi occhi antichi,
alle tue mani stanche,
dedico un pensiero,
un ricordo,
una preghiera d’amore.
..ciao nonno. – 30/05/2018

POESIA:Tra le pagine ingiallite, trovai rifugio in una notte bianca, quasi cerulea, dove i pensieri viaggiano ininterrotti in una linea scoordinata.

Tra le pagine ingiallite, ho trovato pace, nei pomeriggi di un grigio argentato, di nubi vaporose, dove le ossa rotte chiedevano di esser posate.

Tra le pagine ingiallite di un libro, trovo il giusto ritmo all#039;alternarsi del mio respiro, in armonia con il battito del cuore.
Lascio cadere gli occhi tra le righe fitte, nere, Fondendomi alla carta.

Profumata. – 30/05/2018

POESIA:Io ho cercato di rimetterlo dentro il cuore

Io ho cercato di rimetterlo dentro il cuore
Ho tentato con le mani di riportarlo al suo posto
Ma usciva dalla pelle
Io l’ho visto….voleva uscire e venire da te
Ma meno male che ha trovato l’ultimo straccio di stoffa a trattenerlo, slabrato, con trama visibile, ma ancora resistente….
Ma meno male, altrimenti capisci, ti avrebbe raggiunto.
Ho avuto paura anche del rumore impetuoso che ha fatto il cuore ….era un frastuono enorme, era talmente accelerato che nn sentivo il ticchettio.
Il cuore fa tum poi si placa per un istante e poi riprende il suo ritmo….tutti i cuori fanno cosi.
Anche il mio prima di trovarti li davanti.
Era un cuore che respirava normalmente, poi, beh improvvisamente era un unico grande fragore, come una grossa pietra pesante che si ingrandiva nel petto….capisci non rispettava più il suo ritmo, non si è contratto più…è rimasto dilatato ingrandito, troppo pesante e meno male che alla fine è precipitato dentro di me, beh altrimenti sai che casino avrebbe fatto se fosse caduto davanti ai tuoi piedi????!!!!
Che fortuna dalla mia bocca non è uscito proprio nulla, solo gli occhi lo hanno fatto!
Sai con una mano contenevo il cuore, con l’altra la bocca e gli occhi, solo quelli mi sono sfuggiti, hanno cercato di entrarti dentro, ma anche in quel caso sono stata fortunata, sono riuscita come fa un pescatore quando il pesce tira l’amo a ripescarli dal tuo corpo e a rimettermeli, forse un po’ storti, forse un po’ bagnati, ma sono riuscita a tirarli a me. Un po’ graffiati ma capaci ancora di guardare e capire che il tempo necessario per farmi del male doveva terminare.
Ah cosi ho respirato!
Una stretta di mano e mi sono voltata….
ho raccolto gli ultimi pezzi frettolosamente, li ho messi in spalla e sono andata a casa
– 30/05/2018

POESIA:Manca l’anima senza te…
Il silenzio mi allontana, il silenzio ti allontana.
Il silenzio di un amore che non si può raccontare.
Il silenzio, unico modo per tenerti chiuso dentro, da dentro.

– 30/05/2018

POESIA:Parlare d’amore…
…e poi di catene.
Ballare fra le nuvole…
…per poi cadere.
Uniamo genio e follia
per lasciare una scia.
Vogliamo solo
che qualcuno ci porti via.

– 30/05/2018

POESIA:Evadere
quot;Se fossi un uccelli e non un uomo avrei la possibilità di volare… Evadere

Se fossi uno scoiattolo e non un uomo, avrei la possibilità di saltare da albero ad albero… Evadere

Se fossi tante altre cose, altrettanti modi avrei di… Evadere

Ma sono un uomo e tale restare.

L#039;uomo, sogna, ride, piange, prega, canta, ama… ma non Evade”. – 30/05/2018

POESIA:La amavo
La volevo

Speravo
Piangevo – 30/05/2018

POESIA:Specŭla

Resto in attesa, come se spento
e aspetto che passi anche il prossimo vento.
Di cento e più stelle mi porta il lamento,
ignare e già morte nel firmamento

Pulsando all#039;unisono, troppo lontane
intonano canti e prose profane.
Di ognuna si illudono d#039;essere il Sole
e annunciano ai cieli il nuovo bagliore

Se già non c’è luce per questo animale
ma lune di ghiaccio coperte di sale
grido nel buio del nulla abissale
mi inghiotte vorace nel ventre spaziale

Scavando nel centro di ogni suo nucleo
trovo soltanto un cuore già vacuo.
Nessuna attrazione nell’universo,
abbandono il mio corpo, dissolto e disperso

E nella matrice di un buco nero
mi lascio cadere nel vuoto leggero.
Scendendo dall’alto di quest’illusione
inauguro un ciclo di nuova ambizione. – 30/05/2018

POESIA:Siria….

Cosa mi passa in
questa primavera
sento dentro
la morte ,

vedo quei bimbi senza
più vita volano
via Angeli di
falsi progressi.

Umanità senza perdono
nubi di ingordigia
indignano un creato
affranto,

piange questa natura
ad un risveglio
senza più il profumo
dei suoi fiori.

Di Pier Paolo la Spina – 30/05/2018