Busso Francesco

POESIA:La storia del vivo, Mamorto.

È vivo, disse il dottore
È morto, disse il diavolo
Entrambi avevano ragione.

Mamorto cammina per la strada, tortuosa, in salita, piena di ostacoli.
Un bambino chiede al dottore: come fa a camminare quell#039;uomo se è morto? Me lo ha detto il diavolo!
Ed il dottore rispose: ma caro bambino, perché credi al diavolo, non esiste!
-si che esiste, l’ho visto la scorsa notte, mi camminava tra i pensieri, ed era sempre più grande, fino a quando non mi addormentai
-il diavolo è solo la proiezione del male in forma fisica, così che l’uomo possa identificare il suo malessere… Come vedi, Mamorto cammina, è vivo, stava sorridendo
-non dica sciocchezze, dottore, Mamorto è morto, è grigio, non ha colore, sorride solo per evitare la condanna della vita
-e quale sarebbe questa condanna?
-la vita, dottore! Ha studiato tutta la vita(appunto!) e poi non sa queste cose? Mi stupisce..
-il dottore(perplesso): ma bambino caro, quanti anni hai?
-dottore lei è ignorante, mi permetta il termine, cosa le cambia sapere la mia età?
-beh, un bambino non dovrebbe pensare queste cose…
-dottore, io sono Mamorto!
Il dottore rimase impietrito.
-dottore, Mamorto è in ognuno di noi, Mamorto è quella parte che non ci lascia spazio, che ci uccide, che ci trasforma in animali, non ha sentimenti, cerca solo la convenienza.
Il dottore era una statua.
-lei è Mamorto, dottore. Quello che vedeva camminare, è solo la proiezione di sé nel mondo. Non l’ha mai notato? Mi ricorda tutte le qualità negative che le ho elencato prima. Eppure lei è qua, vivo, e mi sta parlando.
Il dottore riprese a parlare, tremante.
-come posso curarmi da tutto questo?
-non può!
-e tu, come fai, bambino?
-l’ha appena detto lei, sono un bambino.
Il dottor Mamorto tornò a casa sconsolato, si mise nel letto e cadde in un sonno profondo, forse non si svegliò più… Ad accarezzarlo però, oltre a dolci sogni d#039;agonia, il diavolo che lo fissava soddisfatto.

E tutto tornò come prima. – 22/05/2018

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Umer Fulvia

POESIA:Ho ascoltato il mare raccontarmi la sua storia. Tra le lievi onde che sfioravano gli scogli incominciò.
Son mosso dalle maree da millenni raccolgo in me quello che voi umani buttate senza sapere il male che fate. Però ho i delfini e le rare balenottole che arrivano da lontano ad accarezzarmi il manto. Mi arruffo con la bora e poi mi calmo e cambio colore nelle stagioni. Sono una Magia x chi mi ama.
E io t#039; amo. Grazie mare. – 22/05/2018

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Caponigro Paola

POESIA:”Perchè tu sei speciale”
Nel buio odo i tuoi passi, leggeri;nei tuoi occhi vivaci intravedo il domani. Le nostre mani si uniscono ed io vedo il sole che scompare all’orizzonte mentre tu corri ridendo lontano da me. – 22/05/2018

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Gherman Gabriela

POESIA:Io non sono d’accordo
con quello che penso
Sono d’accordo
con quello che sento
C’è sempre quella parte di te in me
che come un magnete mi conduce a te
in qualsiasi cosa io decida di fare
Sei in tutte le cose che mi riguardano
Sei in posti che non conosco neppure
Sei dentro e fuori
Sei ovunque sei – 22/05/2018

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Rinero Veronica

POESIA:

Non vi era amicizia,
che mi allacciasse ancora alla vita.
Non osavo porgere domanda alcuna,
e cercavo di tacere
i fiati delle urla,
nel poco silenzio che ancora vacillava.

Ed io, che fra la matassa di corpi nudi
intrisi di violenza,
avvicinavo l’equilibrio allo sguardo,
sentivo il sibilo del vento, reso inverno,
nel percuotere le grate.

La paura
mi si era seduta accanto soffocando l’aria,
e tremavo.
Sentivo il sapore della ruggine
percorrere le mie gengive
e ad ogni sezione di tempo,
mi era sempre più vicino.

Per quel che era stata la mia vita,
ne avevo indossato la carne
come fosse abito dalla stoffa sgualcita.
Avevo visto il buio
nella morte dei miei fratelli
e ancor ora ne soffro la perdita.

Ma non sarà questo mio dolore
una rimembranza,
non conosco il rosso fogliame,
i fiumi o le verdi distese.
Sono soltanto i resti di un’anima triste,
che nel proprio sonno,
giace in zolle di terra .

NEL DOLORE – 22/05/2018

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Zella Giovanni

POESIA:IO TI ASPETTERò
sono leggera. .il vento mi allontana da te…
Non ho pensieri che mi legano alla tua anima. .
Lacrime di temporale ho versato per te. ..
Ora i fulmini non albergano più nel mio cuore…
Le nuvole si diradano all’orizzonte…
Il sole si leva sulle nostre ombre…
Solo il destino può parlare di noi…
Solo il tempo può ascoltare le nostre parole. ..
I corpi si allontanano. .
Ma i sentimenti. ..quelli resteranno come dipinti pregiati nel nostro cuore. ..
IO TI ASPETTERò…

– 22/05/2018

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Villani Lucia

POESIA:Due settimane/e il cuore palpita ancora/come dopo quella maledetta chiamata,/le mani tremano ancora/al pensiero che non ci sei/più tra noi;/arduo il compito,/non so ancora come fare a lasciarti libero/e andare avanti/cullata dal tuo ricordo amabile./Tutto ciò che sento/è solo immensa tristezza,/un vuoto più incolmabile/di quanto non ne avessi mai provato uno./Salutarti, parlarti, pensarti/non più mi aiuta./Ho bisogno del tuo calore/che contrasti il gelo che hai lasciato dentro me./Ti penso ininterrottamente,/sei sempre dentro e vicino a me/e non solo nella foto sulla mia scrivania,/sei dentro me,/segui e segni ogni mio passo/ogni mia azione./Non mi basta più/il pensiero che mi accompagna ovunque/non sento la tua mano/la percepisco soltanto/e questo mi logora/perché avrei bisogno della tua voce/che mi chiede cosa faccio/come sto./Mi è difficile accettare tutto questo/ ora che sono sola./Non lasciarmi mai,/vivrò anche per te/e tu vivrai nella mia vita. – 22/05/2018

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Moronti Martino

POESIA:Le stagioni del nostro amore
Timide e d’incanto/possenti /ruggenti di baci /di fiori raccolti /tra passi leggeri /di complici nebbie /o passi di dolore/e solitario sconforto /d’un tratto temute macerie /di lacrime /trattenute /tra mani tremanti /sull’abisso di dolore / incombente sull’indugio/di un commiato /impensabile al cuore.
Poi d’un balzo /ritrovarsi al sicuro /nell’abbraccio di sempre/come primavera / come noi / che siamo la stagione / più bella / del nostro Amore – 22/05/2018

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Nappi Mascia

POESIA:Guerriera
Eccomi qui a combattere e combattere ancora
con la malattia che mi devasta mi piega ma non mi spezza tumore io si ti temo
ma tanto alla fine vinco sempre io – 22/05/2018

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Tancredi Simone

POESIA:Mi piacerebbe vivere in un viaggio,
guardare la vita come da un finestrino di un treno
sorprendermi che ora piove e tra un’ attimo c’è già il sole

come vorrei parlarti del mio viaggio,
di come il tempo sta segnando la mia pelle
e il silenzio, i miei giorni

come imparo dai miei errori
come sono diventato bravo a rialzarmi dopo ogni caduta,
come non mi abbatto mai
come reagisco e combatto. Io NON PIANGO MAI per NIENTE – non più

come vorrei saperti fiero di me
come vorrei che adesso stringessi la mia mano
come vorrei sentire ancora l’odore della tua pelle
e il suono della tua voce

cosa sarei capace di fare con te vicino
cosa potrei fare con te vicino…papà

non riesco a superare papà il tuo giorno, le tue ore,il tuo silenzio
non riesco a perdonare,
non riesco a capire perché la solitudine sia diventata la mia compagna.

Ho imparato tante cose e tante altre ne dovrò imparare,
Ho imparato a sorridere, mentre tutti piangevano
Ho imparato che bisogna sempre essere la soluzione e MAI il problema
Ho imparato che se la morte è parte della vita,
la tua morte non farà mai parte della mia.

Saranno solo i tuoi sorrisi
Saranno solo i tuoi sguardi
Saranno solo tutte quelle cose che ogni volta che qua piove papà,
Solo a pensarci torna il sole.

Sono Passati 11 anni papà,
io sono un po’ più grande di come ti ricordi
e tu un po’ più sbiadito nei miei….

Ma saremo sempre l’uno parte dell’altro
Il mio sangue, il tuo
La mia vita…. la tua…PAPA’
– 22/05/2018

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